L'ex non vuole parlargli, 17enne lancia bomba carta contro la casa: «Rispondimi o succede un casino»

L'ex non vuole parlargli, 17enne lancia bomba carta contro la casa: «Rispondimi o succede un casino»
Domenica 15 Aprile 2018, 11:54 - Ultimo agg. 16 Aprile, 15:03
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Voleva a tutti i costi un confronto con l'ex e, pur di ottenerlo, non ha esitato a inviarle messaggi minacciosi arrivando a far esplodere una bomba carta sul balcone dell'abitazione della ragazza. Responsabile un 17enne, che da ieri si trova in una comunità dove è stato condotto dai carabinieri di San Polo d'Enza (Re). Il Tribunale per i minorenni di Bologna, accogliendo le richieste della Procura della Repubblica, ha emesso la misura cautelare del collocamento in comunità del minore. Pesanti le accuse mosse al 17enne, che dovrà rispondere di atti persecutori aggravati per essersi reso responsabile, con condotte reiterate, di minacce e molestie nei confronti di una 20enne reggiana, con la quale era intercorsa una relazione affettiva durata due anni e conclusasi lo scorso mese di febbraio. Accuse a cui devono aggiungersi quelle di esplosioni pericolose e danneggiamento aggravato in relazione alla deflagrazione della bomba carta lanciata contro la casa dell'ex. 

L'episodio risale alla notte del 9 aprile scorso quando intorno alle 23,25 il minore ha lanciato una bomba carta sul balcone dell'appartamento della 20enne, danneggiando due armadietti e il telaio dell'infisso esterno della finestra.
La sera prima il 17enne, intenzionato a tutti i costi chiarire con l'ex ragazza e impossibilitato a mettersi in contatto con lei, che aveva bloccato il suo profilo di whatsapp e che non gli rispondeva più al telefono, con un'altra utenza telefonica era riuscito a mandare un messaggio alla ragazza, preannunciando quanto sarebbe accaduto la sera del 9 aprile: «…..rispondimi altrimenti prende il sopravvento la rabbia che ho dentro……». Rabbia culminata dopo 24 ore con il lancio della bomba carta contro l'abitazione della vittima. Al termine delle indagini dei carabinieri, la Procura per i minori ha richiesto e ottenuto l'odierno provvedimento cautelare, eseguito dai militari che hanno condotto il 17enne in una comunità.
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