Il furgone - un Mercedes sprinter di colore bianco - è stato fermato all'alba di oggi mentre era in entrata sul territorio nazionale. L'operazione è stata condotta in collaborazione con la polizia di frontiera. Sono intervenuti anche gli artificieri, che hanno portato via diversi candelotti probabilmente di esplosivo che sarebbero stati nascosti in una portiera del mezzo. Oltre all'autista - secondo quanto si è appreso - sul furgone viaggiavano altri passeggeri, anche loro originari dell'est europeo, che da alcune ore sono sotto interrogatorio da parte dell'autorità giudiziaria. Sono intanto arrivati il procuratore capo di Aosta, Paolo Fortuna, e il sostituto procuratore Luca Ceccanti. L'operazione nasce da un'indagine anti-droga della squadra mobile di Milano.
Alla guida del furgone fermato dagli agenti della squadra mobile di Milano al traforo del Monte Bianco c'era un bosniaco incensurato di 56 anni.
Il mezzo conteneva due chili di tritolo (nascosti nel vano dietro l'autoradio) e un detonatore di cui, al momento, non si conoscono né la destinazione né l'utilizzo. Gli investigatori hanno individuato il furgone nell'ambito di un'indagine antidroga non collegata con vicende di terrorismo. Il furgone aveva targa bosniaca.