Industria 4.0, pronti i 150 milioni
del fondo imprese per il Sud

Industria 4.0, pronti i 150 milioni del fondo imprese per il Sud
di Sergio Governale
Giovedì 12 Aprile 2018, 10:29
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Al via il Fondo imprese Sud, strumento finanziario previsto dalla legge di stabilità 2018 per favorire lo sviluppo e l'innovazione delle aziende meridionali. La dotazione iniziale del fondo di private equity che investirà cioè direttamente nel capitale sociale delle imprese è pari a 150 milioni di euro.

Queste risorse sono destinate a un bacino potenziale di circa trecento aziende con almeno 10 milioni di euro di fatturato, operanti in settori ad alto tasso di crescita, come agroalimentare, meccatronica, turismo, moda, life style, salute e benessere.
 
Il fondo, denominato Italia Venture II-Fondo Imprese Sud, ha una durata prevista di dodici anni. A gestirlo sarà Invitalia, l'agenzia del ministero dell'Economia per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa guidata da Domenico Arcuri, che si potrà avvalere anche della controllata Banca del Mezzogiorno-Mediocredito Centrale (da non confondere con il Mediocredito Italiano che fa capo a Intesa Sanpaolo, in cui sarà presto incorporato). Il nuovo strumento sarà guidato da Sergio Buonanno, che ricopre lo stesso ruolo in Invitalia Ventures, la società di gestione del risparmio che ha direttamente in dotazione il fondo e che gestisce anche Italia Venture I, destinato a piccole e medie imprese e start up innovative italiane con una dotazione di 86,65 milioni. Il Fondo imprese Sud è invece dedicato esclusivamente ad aziende con sede legale nelle otto regioni meridionali: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Lo strumento, finanziato con risorse europee (a valere sul fondo per lo sviluppo e la coesione territoriale), investirà nel capitale delle società del Mezzogiorno solo a patto che i privati investano contestualmente almeno la metà di quanto messo a disposizione da Invitalia.

«Il nuovo fondo spiega l'amministratore delegato dell'agenzia nazionale, Domenico Arcuri allarga il portafoglio di offerta del nostro gruppo e va incontro a un fabbisogno evidente delle imprese del Mezzogiorno: trovare i capitali necessari a sostenere la crescita, la competitività e l'internazionalizzazione, così che possano contribuire al prodotto interno lordo del Paese nelle quantità e con le modalità auspicate. Non succede spesso, considerando le difficoltà che le aziende, soprattutto nel Sud, hanno nell'accesso alla finanza ordinaria. Il Sud aggiunge il manager da tre anni cresce come e più del resto del Paese. Per continuare a sostenere questa crescita serve anzitutto che le tante eccellenze che ci sono, spesso ignorate, qualche volta sconosciute, possano rafforzare proprio la loro dimensione e la loro competitività. Per fare questo è necessario accedere al mercato dei capitali. Non è sempre facile, perché servono investitori pazienti e promettenti come Invitalia ha dimostrato nel tempo di saper essere».

Lo strumento mira a compensare anche lo squilibrio che esiste nel campo del private equity tra Sud e Nord, dove gli interventi dei fondi sono più concentrati sia per numero di operazioni che per entità degli investimenti. Le trecento imprese destinatarie della prima tranche di 150 milioni dovranno però essere già ben strutturate dal punto di vista finanziario e avere elevate prospettive di crescita. Italia Venture II, fa sapere Invitalia, «risponde anche all'esigenza di sostenere soprattutto progetti di Industria 4.0, open innovation, digitalizzazione, diversificazione, acquisizione e internazionalizzazione, che spesso rischiano di non realizzarsi se le imprese non trovano strumenti e partner finanziari adeguati».
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