Stazione spaziale cinese alla deriva: «Frammenti potrebbero cadere sull'Italia»

Stazione spaziale cinese alla deriva: «Frammenti potrebbero cadere sull'Italia»
Giovedì 22 Marzo 2018, 21:27 - Ultimo agg. 23 Febbraio, 01:54
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Il rientro incontrollato della stazione spaziale cinese Tiangong 1 nell'atmosfera "potrebbe interessare il territorio nazionale e l'eventuale caduta di frammenti potrebbe avvenire nei giorni di Pasqua, tra il 28 marzo e il 4 aprile e riguardare le Regioni a sud dell'Emilia-Romagna". Ovvero regioni incluse in una porzione minima nella parte più a nord dell'ampia fascia della prevista zona d'impatto compresa fra i il 43° parallelo nord e il  43° sud. 

Una circostanza che esperti dell'Agenzia spaziale italiana ritengono tuttavia "al limite dell'improbabile". 

La stazione cinese è fuori controllo dal 2016 e pesa circa 7,5 tonnellate: gran parte di essa si distruggerà nell'impatto con l'atmosfera: timori sono riservati a parti metalliche particolarmente "dense" che potrebbero in parte raggiungere il suolo insieme a residui di idrazina che compone il carburante della Tiangong 1.
 
Ecco la circolare diffusa oggi dalla Protezione civile a tutti i ministeri e alle Regioni. "La finestra temporale e le traiettorie di impatto al suolo potranno essere definite con maggiore precisione nelle 36 ore precedenti il rientrò, si legge nel documento, che sottolinea come l'organizzazione e l'interpretazione dei dati sia compito dell'Agenzia Spaziale Italia, che "curera la fase di organizzazione e interpretazione dei dati avvalendosi del supporto di altri Enti, nazionali e internazionalì. Nel frattempo, la Protezione civile rende noto che è stato istituito il tavolo tecnico di lavoro, previsto in circostanze del genere, al quale partecipano, insieme all'Asi, il consigliere militare della Presidenza del Consiglio, i ministeri di Interno, Difesa e Esteri, Enac, Enav, Ispra, la commissione speciale di Protezione civile".


Fonte Agenzia spaziale europea

Le previsioni dell'Agenzia spaziale europea

In realtà secondo Ettore Perozzi, fisico dell'Agenzia spaziale italia: "Sono davvero basse le probabilità che frammenti della stazione cinese possano cadere sull'Italia, una probabilità talmente bassa da essere improbabile. Questo non toglie che sia importante occuparsi del fenomeno anche per ottenerne elementi per situazioni simili in futuro".




Indicazioni precise potranno essere ricavate dalle rilevazioni sei ore prima dell'ultima fase della caduta. Altri elementi di incertezza derivano dalla mancanza di informazioni precise sulla composizione della stazione spaziale cinese. Finora, tuttavia, la stragrande maggioranza dei frammenti di satelliti e stazioni spaziali è finita in mare (66% della superficie della Terra) e non si sono mai registrati feriti. In questi casi negli Stati Uniti gli esperti di aerospazio usano dire che le possibilità che un uomo venga colpito sono un milione di volte più piccole rispetto a quelle di vincere la superlotteria. E di centrare il primo premio del Powerball le possibilità sono una su 175 milioni.

Gli esperti dell'Agenzia spaziale italiana Video
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