Berlusconi diventa una hit, «Menomale che Silvio c'è» tra i brani più scaricati da Spotify

Berlusconi diventa una hit, «Menomale che Silvio c'è» tra i brani più scaricati da Spotify
di Mario Ajello
Sabato 3 Marzo 2018, 14:01 - Ultimo agg. 18:26
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Magari è soltanto un gioco, o - improbabile - una forma organizzata di propaganda. Di fatto, però, "Meno male che Silvio c'è" è comparsa tempo fa nella classifica Italy Viral 50, cioè i cinquanta brani musicali più scaricati da Spotify, graduatoria aggiornata ogni settimana. E adesso il super-inno berlusconiano, risalente alla fase dei grandi trionfi del Cavaliere, è addirittura al terzo posto tra le canzoni più viralizzate. Fu scritto nel 2002 da Andrea Vantini, divenne popolare con la vittoria di Berlusconi alle elezioni del 2008, ma fuori dalla cerchia dei militanti non ha mai avuto successo e ha anche portato "sfortuna" al suo autore che si è sempre lamentato: "Sono stati targato come berlusconiano ed espulso dal giro musicale".




Ora, sorpresa, ecco questa canzone dopo due hit popolarissime e molto più moderne di "Meno male che Silvio c'è": "Migliore di me" di Frenetik&Orange3 più Coez ("Oggi il sole non c'è / pensavo a te / e non è un segreto, sei migliore di me") e "Martelli" di Gazelle: "Oggi mi sparo in testa / mi sparo in testa, ah ah...".
Gli adolescenti impazziscono - come si sa - per questi due motivetti, mentre il revival dell'inno del berlusconismo fa impressione. Si tratta di una presa in giro politica verso una mitologia considerata sorpassata, vintage, inoffensiva e perciò in fondo simpatica e canticchiabile? Di una improvvisa, e sconvolgente, passione azzurra da parte della generazione Spotify? Di un tributo a un anziano signore, Nonno Silvio, che se le conoscesse si metterebbe a cantare con ritmo lento rap anche i testi di Coez insieme a Dans mon ile e agli altri gioielli di Henri Salvador e della vecchia musica francese da lui prediletti? O magari, tra gli utenti di Spotify, che sono di tutte l'età, può essere emersa una certa nostalgia per quando la politica era pop, e in certe fasi di Berlusconi lo è stata eccome. E allora al di là delle simpatie che saranno espresse domani nelle urne, può essere tornata alla mente di molti "Meno male che Silvio c'è". Chi la fischietterà entrando in cabina non è detto che però voterà per Silvio.
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