Gioielli in porcellana di Capodimonte «Topoi», per sfatare i luoghi comuni

Gioielli in porcellana di Capodimonte «Topoi», per sfatare i luoghi comuni
di Rossella Grasso
Martedì 20 Febbraio 2018, 19:35
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La delicatissima ceramica di Capodimonte unita a materiali contemporanei diventa gioielli di pregiato design nella mostra «Tópoi. Gioielli in porcellana tra artigianato, moda e design». I gioielli sono disegnati da Valter Luca De Bartolomeis, dirigente dell'Istituto Caselli e realizzati a mano dai maestri ceramisti e dagli allievi del Caselli, con la collaborazione di Sandra Dipinto. «Topoi», perchè è un luogo comune il fatto che un gioiello possa essere esclusivamente di metallo pregiato. Per riportare all'antico splendore la tradizionale ceramica napoletana, gli allievi dell'Istituto Caselli hanno studiato il modo per renderla contemporanea e il risultato è eccellente. «Stiamo lavorando al rilancio di questa real manifattura - spiega Valter Luca De Bartolomeis, dirigente dell'Istituto Caselli - non solo per l'istituto ma per tutta la filiera manifatturiera. Questo è solo uno dei tanti momenti che abbiamo programmato per il rilancio della ceramica di Capodimonte in chiave contemporanea».
 


La nuova collezione di gioielli in porcellana presenta inserti in materiali vari contemporanei, dal pvc al neoprene, dai tubi in rame agli scampoli di antichi tessuti. Della collezione fanno parte anche alcuni gioielli dedicati all’isola di Ischia, un omaggio che anticipa future collaborazioni. La mostra vuole sottolineare la capacità del design di ri-configurare e di coinvolgere il fruitore. L’ottimizzazione dei processi produttivi, la sintesi formale, il riutilizzo di materiali poveri, nobilitati dalla visione progettuale, genera una varietà pressoché infinita di soluzioni e di immaginari sempre diversi, appassionando il fruitore al processo di configurazione. Si tratta di pezzi unici e irripetibili, nessuno è uguale all’altro. Le creazioni sono tutte distese su pezzetti di porcellana grezza e risaltano per il loro splendore e per l'ottima manifattura curata nei dettagli anche più piccoli come vuole la tradizione. 

La mostra, realizzata in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte, fa parte di un più ampio progetto di rilancio della manifattura della porcellana di Capodimonte. Significativo in questo senso il fatto che a curare la mostra sia stata proprio Alba Cappellieri, ordinario di design del gioiello al Politecnico di Milano e direttore del Museo del Gioiello di Vicenza. «Questa mostra racconta un legame insolito che è quello della porcellana e del gioiello - ha detto Cappellieri - La porcellana non è tgra i materiali storicamente frequentati dal gioiello che preferisce la fissità dei metalli preziosi e delle gemme e soprattutto è pensato per l'eternità. Di contro la porcellana è un materiale estremamente fragile, tenero e deperibile. Con questa mostra sfatiamo questi luoghi comuni».

La manifattura è stata coordinata dai maestri ceramisti Armando Del Giudice, Rocco Rossi, Ferdinando Serafino e Antonio Viscusi. L' allestimento è stato curato da Giovanni Francesco Frascino e la grafica di Antonio Iodice e Giulia Scalera. Il percorso tra i gioielli vuole essere un percorso sensoriale tra la materia e la musica compasta ad hoc da Stefano Gargiulo, giovane compositore che vive proprio di fronte al Bosco, lo frequenta e lo riproduce nelle sue musiche che uniscono brillanti melodie e e i suoni della natura e del paesaggio urbano. La mostra è realizzata con il sostegno di Stone Group e Officine Manganiello.

«Una mostra per celebrare una tradizione e per parlare di una rinascita - ha detto dil direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Sylvain Bellenger - Dobbiamo trasformare la scuola napoletana della ceramica che sta vivendo un periodo di declino.
Questa mostra è il primo segno di una collaborazione che speriamo porti presto la ceramica di Capodimonte ai suoi massimi livelli». Un prequel per una mostra attesa nel prossimo autunno che vedrà in esposizione centinaia di oggetti di porcellana custoditi nel museo accostati alla musica e alle tradizioni del 700 napoletano. «Tópoi. Gioielli in porcellana tra artigianato, moda e design» sarà visitabile gratuitamente nel finesettimana, da venerdì 23, a domenica 25 febbraio, dalle ore 10.00 alle ore 15.00. 

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