Corteo antifascista a Napoli, arriva la risposta a Casapound. Blitz davanti alla sede del Pd

Corteo antifascista a Napoli, arriva la risposta a Casapound. Blitz davanti alla sede del Pd
di Melina Chiapparino
Lunedì 19 Febbraio 2018, 19:58 - Ultimo agg. 20 Febbraio, 09:59
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«Pensavano di spaventarci, oggi abbiamo risposto subito». Lo dicono i manifestanti che si sono riuniti dopo un’assemblea pubblica di due ore a palazzo Giusso, negli spazi dell’Università ‘Orientale’ in largo San Giovanni Maggiore Pignatelli e poi nel corteo fino a via Santa Brigida. E’ questa la risposta dei movimenti studenteschi e dei centri sociali, guidati dagli attivisti di Insurgencia, scesi in strada stasera, con volantini e megafoni per il corteo antifascista che arriva dopo la giornata ad alta tensione di ieri.
 


Appena 24 ore fa, la città era stata attraversata da cortei e sit-in degli oppositori di Casapound che contestavano il comizio elettorale del leader nazionale, Simone di Stefano, all’hotel Ramada. Dopo il lancio di pietre e petardi, gli scontri si sono conclusi in via Medina, a pochi passi dalla Questura, con 22 fermati da fotosegnalare. «Tante e tanti si stanno radunando per denunciare senza mezzi termini la violenza delle forze dell'ordine che ieri ha colpito il corteo antifascista che voleva contestare la kermesse di Casapound all'hotel Ramada- scrivono gli attivisti di Insurgencia - denunciamo le violenze subite dalle centinaia di manifestanti scesi in piazza contro il comizio e denunciamo altresí la criminale gestione dell'ordine pubblico da parte del vicequestore Fiorillo».
 
 

Dalla pagina facebook del movimento nato come Laboratorio Occupato Insurgencia si continua a leggere «le foto dei fermi di ieri, decine di ragazzi costretti faccia al muro, rendono plasticamente la folle gestione di piazza a firma del questore De Jesu, che addirittura ci definisce manigoldi». Tra le denunce del corteo, i centri sociali hanno sottolineato che «sono circolate false notizie, ad esempio non c'è stato alcun lancio di molotov ieri». Non è un caso che il corteo si sia poi concluso in via Santa Brigida. «E’ stata sanzionata la sede del PD di via Santa Brigida – spiegano gli attivisti - evidenziando le responsabilità di un partito che con le sue politiche è responsabile della devastazione ambientale in Campania».

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