Un piano straordinario di assunzioni di 50 mila laureati in 5 anni nella pubblica amministrazione, un prestito fiscale di tre anni per i giovani che intraprendono un'attività professionale o artigianale nel Mezzogiorno, un piano di investimenti pubblici sulla scorta della clausola Ciampi con il 45% delle risorse destinate al Sud. E ancora rifinanziare il sistema produttivo e decarbonizzare la produzione e i consumi entro il 2030. Il tutto da realizzare con una spesa di circa 5 miliardi per il prossimo trienno.
E' questa la sintesi in 5 punti della proposta di Liberi e Uguali per Napoli e per il Mezzogiorno. Ad illustrare le linee guida del programma della lista di sinistra guidata da Pietro Grasso sono stati stamattina, nello spazio Nrea di Piazza Dante a Napoli, i candidati cittadini alla Camera e al Senato e i capilista nel plurinominale Arturo Scotto (per la Camera dei deputati) e Peppe De Cristofaro (per il Senato della Repubblica).
«Il Sud è scomparso dalla geografia politica di questo Paese e nessuno ne parla. Questa è una campagna elettorale distratta dai problemi di una terra tra le più martoriate del Paese - ha sottolineato Scotto, parlametare uscente, che non ha lesinato critiche alle politiche attuate dal Pd sul tema del lavoro - . E' evidente che se getti 20 miliardi nel Jobs Act anziché metterli sugli investimenti produci lavoro precario e instabile senza dare la possibilità a tanti giovani di tornare a lavorare per il risanamento del territorio e per garantire infrastrutture soprattutto sul terreno della difesa del patrimonio pubblico che oggi è fatiscente».
E non è mancata la replica al segretario del Pd Matteo Renzi, che nei giorni scorsi ha affermato che chi vota la sinistra radicale favorisce la destra: «chi ha inseguito la destra nel corso degli ultimi anni è stato lui - ha precisato Scotto - e questa gara a chi si somiglia di più tra il Partito Democratico il centrodestra produce una cosa molto semplice: che gli elettori tra la fotocopia e l'originale buttano sempre l'originale l'unica alternativa alla destra il populismo si chiama Liberi e Uguali».
Entrando nello specifico sui punti di interesse che toccano direttamente la città di Napoli, la lista LeU propone la creazione dell'Earth tecnopole a Città della scienza per Bagnoli, con l'estensione della zona economica speciale dal Porto di Napoli fino a Nola e Pomigliano. Al centro anche i temi della scuola (con la proposta di un "Piano Napoli" per il finanziamento del tempo pieno in contrasto alla dispersione scolastica), dell'ambiente (bonifica ambientale della Terra dei Fuochi e del Parco Nazionele del Vesuvio), dei trasporti (efficientamento della metropolitana, Vesuviana, Cumana, e Flegrea), e della sanità (potenziamento delle strutture di base e piena operatività dell'ospedale del Mare).
«Oggi siamo in una situazione di grande difficoltà con dati davvero clamorosi che parlano di una inadeguatezza - ha spiegato Peppe De Cristofsro, capolista al Senato- nella sola area metropoliatana di Napoli il tasso di vita è molto più basso che nel resto d'Italia. Una sistuazione sanitaria al collasso che ci impone la necessità di investire con molta più forza».
Napoli, la ricetta di Leu per il Mezzogiorno: «Più investimenti pubblici. Ripristinare la clausola Ciampi»
di Paola Marano
Mercoledì 14 Febbraio 2018, 16:22
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