M5S, corsa a fare i bonifici online per restituire i soldi dello stipendio

I bonifici solo a parole
I bonifici solo a parole
Domenica 11 Febbraio 2018, 17:21 - Ultimo agg. 12 Febbraio, 15:17
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​É corsa a fare il bonifico tra i Cinque Stelle. Dopo la bufera Cecconi-Martelli, i due parlamentari uscenti pizzicati dalle Iene a non restituire la parte dello stipendio al fondo Pmi, tutti cercano di mettersi in regola. Lo stesso Di Maio lo scorso 9 febbraio ha prenotato i versamenti di ottobre, novembre e dicembre. Dunque il problema di contabilizzazione che ha creato il buco delle mancate restituzioni nel fondo Mise che aveva sollevato proprio Di Maio, riguarda anche Di Maio. Tra i bonifici  messi online da poco c'è anche quello del senatore Carlo Martelli che a differenza dei versamenti precedenti reca la sigla "Alta priorità". La priorità è dettata appunto dalla bufera che lo vede protagonista. Di Maio comunque ha promesso controlli su 670 bonifici. Cosa devono verificare lui e i probi viri? Se quelle distinte di pagamento sono reali, effettivamente eseguiti oppure no visto che nel caso dei due parlamentari i bonifici erano prenotati e quindi solo esibiti. 

Tra i parlamentari 5 Stelle la campana Silvia Giordano è quella che risulta più indietro di tutti nelle restituzioni dello stipendio da parlamentare da destinare al fondo per il microcredito. Stando al sito tirendiconto.it, l'ultimo bonifico di restituzione risale a maggio 2017. E mentre imperversa il caso bonifici con i grillini Carlo Martelli e Andrea Cecconi finiti nella bufera per le irregolarità nelle rendicontazioni, Silvia Giordano, deputata uscente del M5S, ammette i ritardi: «Sì è vero. Oggi provvedo ai bonifici fino a ottobre. Per novembre e dicembre - dice all'Adnkronos - necessito ancora di qualche giorno». Giordano, sposata con il collega deputato Matteo Mantero, ha scelto di non ricandidarsi per un secondo mandato e, interpellata sulla vicenda che scuote la compagine parlamentare pentastellata, non risparmia critiche all'attuale sistema delle rendicontazioni: «Mettersi ad inserire singolarmente ogni scontrino è davvero poco simpatico... poi per me che sono una confusionaria cronica è davvero rognoso. Ma 5 anni fa in una delle prime assemblee scegliemmo questa modalità e, bella oppure no, è giusto ora rispettarla fino alla fine».

«Ora - sottolinea Giordano - spetterà al nuovo gruppo parlamentare decidere le modalità e capire cosa prendere o meno dall'esperienza passata. Ma sia chiaro, dico questo solo per la modalità. Per quanto riguarda invece la restituzione in sé, sono assolutamente d'accordo e deve continuare ad esserci, con la speranza che non ci siano più sbagli».


Negli ultimi giorni molti parlamentari 5 Stelle - tra cui Luigi Di Maio - si sono affrettati a effettuare i bonifici per saldare le mensilità arretrate. Dai vertici sono arrivate sollecitazioni in tal senso? «Non più del normale. Periodicamente arriva una sollecitazione di solito via email ai ritardatari», risponde l'esponente M5S. Che idea si è fatta della vicenda di Martelli e Cecconi? «Onestamente non lo so. Non ho capito cosa sia successo e non ho abbastanza elementi per farmene un'idea corretta. Come oramai tutti sanno, ho deciso di chiudere la mia esperienza politica quindi molte delle notizie che ho mi arrivano da giornali e telegiornali. Da quanto ho capito - conclude Giordano - hanno commesso uno sbaglio e annunciato un passo indietro».

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