Crollo ad Amatrice, Pirozzi indagato per omicidio e lesioni colposi
Il sindaco: «Totalmente estraneo ai fatti contestati»»

Pirozzi
Pirozzi
di Mario Bergamini
Venerdì 9 Febbraio 2018, 09:33 - Ultimo agg. 10 Febbraio, 09:23
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Il sindaco di Amatrice Pirozzi è indagato per omicidio colposo in relazione al crollo dell'edificio di piazza Sagnotti in cui morirono sette persone la notte del 24 agosto, quando si verificò la prima scossa di terremoto. I feriti furono 11. Si tratta di un ex edificio popolare (realizzato dall'Istituto autonomo case popolari) poi riscattato dai proprietari, con lavori di adeguamento poi non portati a termine.

Tra gli indagati, oltre a tecnici del Genio civile, c'è anche l'allora geometra comunale e l'allora capo della polizia municipale di Amatrice. A quanto appreso da Il Messaggero tra gli indagati c'è anche l'ingegnere Maurizio Peron, attuale dirigente del settore Urbanistica del Comune di Rieti, all'epoca in servizio al Genio civile. 

Ecco i nomi degli indagati


La palazzina crollata aveva già subito lesioni nell'aprile 2009 a causa del terremoto de L'Aquila e per alcuni giorni i residenti erano stati fatti sgombrare, salvo poi rientrare nelle loro abitazioni, poi crollate nella notte del 24 agosto 2016.

LA REPLICA DI PIROZZI
«Alle ore 7:30 di questa mattina - ha detto il sindaco di Amatrice - mi è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari dagli agenti della polizia giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti.
Risulto attualmente coindagato in una vicenda, risalente al 2009, in merito alla quale evidenzio, sin d’ora, la mia totale estraneità rispetto ai fatti contestati e sulla quale sarà chiamato ad esprimersi il Tribunale di Rieti, nei confronti dei cui magistrati ripongo la massima fiducia.

Mi preme, al contempo, osservare che tale atto (che in uno stato di diritto è un atto di garanzia nei confronti dell’indagato e non una sentenza di condanna - cosa, questa, ormai compresa oltre che ampiamente condivisa anche dai rappresentanti del Movimento cinque stelle oltre che del centrosinistra e del centrodestra) mi è stato notificato casualmente a 22 giorni da una importante tornata elettorale che mi vede coinvolto in prima persona: le elezioni regionali del Lazio del prossimo 4 marzo.

Non posso esimermi dall'evidenziare, altresì, che stesso trattamento non è stato riservato dalla medesima Procura di questa Repubblica ad altri candidati al consiglio regionale del Lazio, appartenenti ad altra coalizione, i quali, pur risultando indagati ormai da anni, sono ancora in attesa di una pronuncia da parte dell'organo inquirente. Mi trovo, poi, costretto a constatare, con non poca amarezza, che la stessa Procura reatina, per voce del suo Procuratore Capo, pur avendo da diversi mesi anticipato alla stampa nazionale le proprie intenzioni di avanzare una richiesta di archiviazione nel procedimento penale scaturito sul caso della scuola «Romolo Capranica» di Amatrice, non ha avuto la medesima prontezza nel formalizzare le proprie determinazioni.

Ad oggi, infatti, non risulta ancora essere stata avanzata tale istanza al locale Giudice per le indagini preliminari, nonostante sia stato depositato l’elaborato da parte del super perito Salvatori che ha escluso qualsivoglia responsabilità del sottoscritto. Giammai mi sono pronunciato riguardo a fatti di asserita rilevanza penale che hanno visto direttamente coinvolti gli altri miei competitor alla carica di governatore della regione Lazio né intendo farlo ora, entrando nel merito di questa vicenda che ha del surreale. Al contempo mi addolora profondamente essere coinvolto in un procedimento scaturito a seguito della morte di tanti cari amici derivante da una ordinanza del sindaco che mi aveva preceduto e della tempistica con cui la Procura ha inteso intervenire in questo caso. E non in altri».
 
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