Caso Mastursi, Di Scala presenta esposto alla Corte dei Conti. Ma Picarone: «Legge voluta da Forza Italia»

Caso Mastursi, Di Scala presenta esposto alla Corte dei Conti. Ma Picarone: «Legge voluta da Forza Italia»
Venerdì 19 Gennaio 2018, 18:45 - Ultimo agg. 21:13
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«Ho presentato un esposto alla Corte dei Conti sulla vicenda delle spese di patrocinio rimborsate nel ponte dell'Immacolata al legale del governatore De Luca nel processo Mastursi». Lo annuncia la Consigliera regionale campana di Forza Italia Maria Grazia Di Scala rinviando alla vicenda, da lei sollevata ieri, sul rimborso delle spese legali liquidate dalla Regione al legale del presidente De Luca nel procedimento a carico del Capo della sua Segreteria. Per l'esponente di Forza Italia «va infatti verificata la legittimità degli atti e quindi l'ipotesi di un danno erariale». «A maggio 2017 - spiega Di Scala - si ha conoscenza del decreto di archiviazione della posizione del governatore e nello stesso mese la Direzione generale dell'Avvocatura regionale procedeva ad una vera e propria Variazione di Bilancio, probabilmente non consentita dal Decreto 118/2011 istituendo un capitolo ad hoc per le spese legali appostandovi intanto 45mila euro». A dicembre - prosegue, su richiesta di De Luca, la stessa Avvocatura impegnava e liquidava in pochi giorni il compenso richiesto direttamente dal legale di De Luca».

«Esiste nel caso di specie, come chiede la legge, il nesso causale tra il procedimento penale e le funzioni politiche esercitate dal Presidente della Regione?», si interroga l'esponente di Forza Italia. «Me lo chiedo - sottolinea - perché il procedimento originava da accuse per corruzione a carico del Capo della Segreteria del Presidente della Regione individuato intuitu personae e quindi di nomina e funzione politica e non da atti o provvedimenti relativi a funzioni amministrative, cioè di gestione del Presidente nelle sue funzioni di Pubblico Amministratore, soggetto cui la norma sui rimborsi si riferisce», conclude Di Scala. 

Secca la replica del presidente della commissione bilancio del consiglio comunale, Franco Picarone: «Forza Italia contro Forza Italia. Appare quantomai opportuna una ricostruzione storica della vicenda delle spese legali per gli amministratori la cui vicenda giudiziaria risulta conclusa da archiviazione o assoluzione. A sollevare la questione è la consigliera regionale di Forza Italia Maria Grazie Di Scala. La ricaduta mediatica come spesso accade è di bieco opportunismo politico, incompleta e senza fondamento. E nel caso specifico dimostra quanto e quale dialogo e condivisione via sia nel partito da cui parte la pseudo reprimenda moralistica».

E ancora, continua Picarone, «con dati e documenti si evince chiaramente che non si tratta affatto di una legge ad personam, al massimo, se così fosse, sarebbe per tutte le persone che hanno sollecitato e ottenuto l'approvazione della norma nella legge di stabilità di un anno fa. Ma il caso vuole che, intanto, si tratta del normale recepimento, anche in Campania, di una legge nazionale già applicata per gli amministratori, sindaci compresi, di tutte le regioni e i comuni italiani. Inoltre il caso vuole che a sollecitare l'approvazione dell'emendamento, cui la maggioranza si era nella sua originaria più ampia e meno corretta portata opposta, sia stato il centrodestra, con un emendamento firmato dal consigliere Passariello per conto dell'intero centrodestra e soprattutto recependo una richiesta specifica, documentabile, del capo di questa opposizione, Stefano Caldoro.

Nessuno scandalo, e nessuna legge ad personam, visto che la norma riguarda tutti gli amministratori. Resta il dato che questa maggioranza non ha fatto altro che applicare una legge nazionale, e che la consigliera Di Scala all'improvviso ha reso pubblico, con toni inquisitori, il suo totale dissenso con i suoi stessi compagni di partito e con Caldoro, unici veri artefici dell'iniziativa». 

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