Acqua inquinata da metalli,
25 siti sotto indagine

Acqua inquinata da metalli, 25 siti sotto indagine
di Fabio Mencocco
Venerdì 12 Gennaio 2018, 11:09
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Sono 25 i nuovi siti da bonificare in provincia di Caserta, che rientrano nel nuovo piano varato dalla Regione Campania. Gli aggiornamenti delle tabelle, eseguite da un comitato tecnico tenendo come punti fermi le nuove normative di legge sulle bonifiche, portano importanti novità sullo scenario casertano. Tra i siti da bonificare, infatti, ci sono discariche come Lo Uttaro a Caserta, in cui è stata evidenziata una contaminazione dell'acqua da parte di metalli e dov'è in corso un progetto preliminare di messa in sicurezza permanente. Nella stessa città c'è anche l'ex Grafitech, struttura di via Appia i cui capannoni sono stati utilizzati anche come sito di stoccaggio. In questo caso la contaminazione riguarda suolo ed acqua con rinvenimenti di metalli e idrocarburi. Tra le discariche eccellenti che entrano all'interno del nuovo piano c'è anche la Sogeri di Castel Volturno in località Bortolotto, invaso privato per il quale c'è già un progetto do bonifica e messa in sicurezza approvato. In questo caso si dovrà intervenire sulle acque sotterranee, dove c'è un forte presenza di metalli e materiali inorganici.

Nel contesto rientrano anche le due discariche di Santa Maria la Fossa, in località Parco Saurino. Mega Impianti che hanno ospitato i rifiuti durante le emergenze in Campania,  per i quali è stata avviata la messa in sicurezza ed è attivo un finanziamento del ministero dell'Ambiente da 10 milioni di euro. Ma l'aggiornamento delle tabelle spazia su tutto il territorio casertano e comprende anche Marcianise dove ci sono tre aree che dovranno essere risanate e sono quelli della ex Saffa, Ecobat Spa e quella della Siemens Mobile dove c'è una contaminazione delle acque da parte di metalli, idrocarburi e sostanze cancerogene. Siti da risanare si registrano anche nell'alto casertano a Gioia Sannitica e Teano, a Maddaloni con Cava Monti e nell'agro Aversano sul territorio di Villa Literno dove ci sono le discariche di Cuponi Sagliano e Masseria Annunziata. Ma gli aggiornamenti del nuovo piano regionale non tengono conto solo dei siti da bonificare, ma anche quelli potenzialmente inquinati per i quali bisogna ancora effettuare delle verifiche.

In questo caso le aree da esaminare sfiorano le 1100 in tutta l'area di Terra di Lavoro. Discariche e invasi si trovano disseminati praticamente in tutta la provincia, ma con San Marco Evangelista che fa registrare ben 43 zone a rischio. Numerosi accertamenti dovranno essere effettuati anche nell'agro aversano dove ci sono 92 siti a rischio, con 28 solo a Villa Literno, paese con 70 chilometri quadrati di estensione dove le micro discariche abusive, con presenza anche di amianto, sono uno dei grandi problemi da risolvere.

 

Nel quadro generale del nuovo piano della Regione, sono state aggiornate anche le tabelle relative al censimento dei siti per i quali bisogna ancora avviare le indagini conoscitive. Sul territorio casertano sono in tutto 63 le zone che devono essere classificate ed in questo caso molte si trovano nell'area dell'alto casertano tra Liberi, Castel Morrone, Marzano Appio, Pastorano, Piedimonte Matese, Presenzano, Pietramelara Petrella e Prata Sannita. Particolare capitolo viene dedicato invece ai paesi che si trovano in quella che viene definita Terra dei fuochi. L'aggiornamento delle tabelle prende in considerazione anche queste particolari aree in cui rientrano anche Succivo, ma soprattutto Villa Literno, dove furono ritrovate aree ad alto rischio di inquinamento già durante un precedente screening voluto dal governo. Fortunatamente tutte quelle classificate non erano utilizzate per la coltivazione.
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