Donna morta dopo l'operazione: 42 indagati tra medici e infermieri

Donna morta dopo l'operazione: 42 indagati tra medici e infermieri
di Nicola Sorrentino
Venerdì 12 Gennaio 2018, 06:40 - Ultimo agg. 08:56
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Sono 42, tra medici ed infermieri, le persone iscritte nel registro degli indagati per il decesso di Elvira Giella, la donna di 79 anni deceduta domenica scorsa all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. L’accusa è di omicidio colposo in concorso.

Le iscrizioni nel registro degli indagati del sostituto procuratore e titolare dell’indagine Viviana Messa, abbracciano le posizioni di tutto il personale che ha avuto a che fare con la donna. Nell’arco di venti giorni circa. L’avviso di garanzia permetterà ad ognuna delle persone indagate di nominare un consulente per l’esame autoptico, che si svolgerà sul corpo della donna questa mattina. Ad eseguirlo sarà il medico legale nominato dalla Procura, Giuseppe Consalvo. Il fascicolo d’inchiesta era stato aperto dal magistrato dopo la denuncia presentata dal figlio della vittima, Francesco. A condurre le indagini, con sequestro della cartella clinica ed identificazione di tutte le posizioni che il sostituto procuratore vuole analizzare per accertare od escludere responsabilità, è stata la polizia di Stato. Entro novanta giorni dall’autopsia, si avranno i risultati e sarà chiara anche la causa del decesso che, ufficialmente, è avvenuta per arresto cardiaco dovuto probabilmente ad un propagarsi di un’infezione. Ipotesi che andranno confrontate con i risultati del medico legale.

Come spiegato nella denuncia, prima di recarsi in ospedale, Elvira Giella godeva di un ottimo stato di salute. Il figlio ha spiegato che non poteva immaginare che nel giro di due settimane la madre sarebbe morta. Il 15 dicembre scorso la paziente era caduta a terra, per la frattura del femore destro. Due giorni dopo, quando era già in ospedale, era stata sottoposta ad un intervento chirurgico. Poi, dal reparto di ortopedia era passata a quello di nefrologia. Il motivo era riconducibile ad un problema di tipo urinario, sopraggiunto successivamente. La testimonianza di ciò pare sia stato un liquido giallastro che stava fuoriuscendo dalla ferita. Forse la stessa non si era del tutto rimarginata. Successivamente, la 79enne nocerina è stata colta da una febbre per alcuni giorni con temperature che sono arrivate anche a 38,7 gradi. Infine, il decesso.

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