Bisfenolo A, cos'è e perché può essere dannoso per la salute

Bisfenolo A, cos'è e perché può essere dannoso per la salute
Bisfenolo A, cos'è e perché può essere dannoso per la salute
Giovedì 11 Gennaio 2018, 17:20
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Tornato nel vivo del dibattito dopo il via libera del Parlamento europeo al taglio di esso nei cibi (fino a zero per i bambini e i neonati), il bisfenolo A, solitamente abbreviato in BPA, è una molecola fondamentale nella sintesi di alcune materie plastiche e di alcuni additivi. La sua produzione annua di 2–3 milioni di tonnellate ne fa uno dei monomeri principali nella produzione del policarbonato.

Sospettato di essere dannoso per l'uomo sin dagli anni trenta, il BPA sembrava essere imputato in numerose malattie dello sviluppo sessuale maschile nel feto, e nel calo di fertilità nell'uomo adulto, secondo una relazione pubblicata del 2010 dalla Food and Drug Administration. Tuttavia, una valutazione pubblicata dalla FDA nel marzo 2013 ha ridimensionato l'allarme, affermando che il BPA è sicuro ai livelli bassissimi che ricorrono in alcuni cibi.

L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (European Food Safety Authority-EFSA) ha effettuato revisioni delle informazioni scientifiche su BPA negli ultimi anni: in ciascuna occasione, gli esperti hanno concluso l'impossibilità di identificare alcuna nuova evidenza in grado di modificare l'opinione secondo cui i correnti livelli di esposizione a BPA di cui si è a conoscenza siano sicuri; tuttavia, si riconosce l'esistenza di qualche incertezza.

HEA: EUROPEI ESPOSTI AL BISFENOLO  I cittadini europei «rimarranno esposti al Bpa, o Bisfenolo A», una sostanza chimica utilizzata per produrre plastiche e resine, «nelle confezioni degli alimenti». La Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, informa la Health and Environment Alliance, un'organizzazione no profit europea, ha dato via libera ad una proposta della Commissione Europea tesa a regolare i livelli di Bisfenolo A nei materiali a contatto con il cibo.

Per la Hea, il regolamento prevede di «abbassare la soglia di migrazione» della sostanza nei cibi, anziché «vietare il Bisfenolo A nei rivestimenti e nelle vernici utilizzate nel packaging per i cibi», cosa che «contraddice la richiesta del 2016 dello stesso Parlamento Europeo di bandire completamente il Bisfenolo A dal materiale a contatto con il cibo». Il Bisfenolo A è classificato nell'Ue come una sostanza che ha effetti tossici sulla capacità riproduttiva umana, spiega l'Echa (European Chemicals Agency) e il suo utilizzo è quindi regolamentato (è stato bandito nell'Ue dai biberon dal giugno 2011). Secondo Natacha Cingotti, della Hea, «gli effetti dannosi per la salute del Bisfenolo A, anche a basse dosi, sono talmente ben documentati che dovrebbe essere stato bandito da tutti i prodotti di consumo da tempo». 

Per la Cingotti, «i cittadini non dovrebbero essere costretti a preoccuparsi che la confezione del proprio cibo contenga Bpa, che quest'ultimo possa passare nel cibo e danneggiare la loro salute. I politici europei stanno venendo meno alla loro responsabilità, che è quella di proteggere la salute della gente e di agire in base agli impegni presi, anche se sono disponibili alternative più sicure e alcuni governi, come quello francese, e i distributori sono già sulla via di sostituire» la sostanza in questione.

L'obiezione al nuovo regolamento della Commissione sulle soglie del Bisfenolo A è stata respinta con 42 voti contro 17 (una astensione). Secondo il gruppo dei Verdi/Ale, «le misure proposte dalla Commissione sono insufficienti a proteggere la salute, in particolare delle donne in stato di gravidanza e dei feti». I Verdi, spiega l'eurodeputata francese Michéle Rivasi, hanno obiettato, «senza successo, alla proposta della Commissione sulle nuove soglie del bisfenolo che può 'migrarè da alcuni materiali verso gli alimenti con i quali sono in contatto». 

 «Alcuni Paesi, tra i quali la Francia - prosegue la Rivasi - hanno deciso, sulla base delle conoscenze scientifiche, di vietare il Bpa in tutti i materiali in contatto con gli alimenti, al fine di garantire un elevato livello di protezione della salute degli europei e dell'ambiente». «Questo principio fondamentale della legislazione europea - aggiunge l'europarlamentare francese - è stato relegato in secondo piano dalla maggioranza dei deputati della Commissione Envi (Ambiente in gergo comunitario, ndr), appoggiando la Commissione Europea nella sua ambizione di armonizzare il mercato interno.

Classificato come interferente endocrino dall'Echa l'anno scorso, il Bisfenolo A ha degli effetti neurotossici sullo sviluppo, anche piccole dosi, che possono essere amplificati dall»effetto cocktail'.
Questa sostanza dovrebbe quindi essere totalmente vietata nell'Ue«. Il nuovo regolamento »non protegge a sufficienza gli europei ed è tanto più inammissibile in quanto crea un'incertezza giuridica per i Paesi che non hanno aspettato la Commissione per vietare il Bisfenolo A. Noi li incoraggiamo a costruire una maggioranza favorevole ad un divieto su scala europea«, conclude Rivasi. 
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