«Potere al popolo», i candidati da centri sociali e sindacato

«Potere al popolo», i candidati da centri sociali e sindacato
di Carlo Porcaro
Giovedì 11 Gennaio 2018, 10:25
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Assemblee affollate, nomi radicati sul territorio e tempi di selezione celeri: la neonata «Potere al Popolo» ha già pronta la lista delle elezioni politiche per Napoli. Presentazione ufficiale domenica 14 al cinema Modernissimo: interverranno insieme ai candidati la portavoce nazionale e candidata premier Viola Carofalo, l'ex sindacalista Fiom Giorgio Cremaschi ed Elena Coccia, avvocato e consigliere comunale molto vicino al sindaco Luigi de Magistris di cui è stata vice alla Città Metropolitana. Non è un caso che, tra i nomi individuati, ci siano personalità espressione del movimento arancione DeMa che ha piazzato altri candidati in «Liberi e uguali». «Abbiamo deciso di presentarci a queste elezioni facendo tutto al contrario: tutti i candidati sono stati decisi all'interno delle assemblee territoriali, animate da centinaia di persone con una partecipazione entusiasmante. Anche il profilo dei candidati è completamente inusuale: tutte persone provenienti dalle vertenze e dalle lotte dei territori, con un'attenzione particolare alla questione di genere e generazionale», l'anticipazione degli organizzatori. Quali sono i primi nomi? Nei collegi uninominali della Camera, «Potere al popolo» intende puntare nel centro cittadino su Chiara Capretti dell'ambulatorio nell'ex Opg; al Vomero candida Giuseppe Aragno, storico e componente di Dema; a Napoli est punterà su Barbara Pierro dell'associazione «Chi rom e chi no» molto attiva su Scampia, che rientra in quel collegio; a Bagnoli dovrebbe essere in campo Salvatore Cosentino, attivista di «Bagnoli libera» di Eddy Sorge e fondatore di Iskra, laureato in Filosofia e molto attivo in attività educative al Rione Traiano.
 
Quanto ai listini plurinominali del proporzionale, trapelano i nomi del sindacalista Gianpiero Laurenzano come capolista, seguito da Rosaria Galerio, lavoratrice precaria di Almaviva; Gianluca Cavotti, dipendente dell'aeroporto; Lina Petrone, volontaria impegnata nell'aiuto ai senza fissa dimora a cui consegna i pasti con la rete Solidarietà popolare. Al Senato volti noti delle piazze «calde» e non solo: l'avvocato Danilo Risi, presidente dell'associazione Giuristi democratici; Arianna Organo in prima linea contro l'inceneritore; Domenico Cordone del Movimento disoccupati; Michele Franco, delegato dell'Usb, e la 69enne Consiglia Terracciano nota per dure proteste ai cortei per il lavoro che le sono anche costate un arresto. Dentro ci sono, per tentare questa impresa - sulla carta impossibile - di raggiungere da soli il 3 per cento che possa farli entrare in Parlamento, coloro che nell'arco di poche settimane hanno risposto all'appello lanciato dal centro sociale Ex Opg «Je So' Pazzo»: realtà di base come Bagnoli Libera, Giuristi Democratici, Rete di solidarietà popolare, associazioni di periferia, esponenti provenienti da Rifondazione e Comunisti italiani nonché singoli impegnati nelle vertenze sociali, ambientali e lavorative. Le firme verranno raccolte con appositi banchetti dal 14 in poi. «Siamo i giovani che lavorano al nero, precari, che spesso emigrano per trovare di meglio, i lavoratori che devono far quadrare i conti a fine mese, i migranti che vengono cacciati e ridotti in schiavitù, i disoccupati e i poveri che vengono abbandonati al loro destino, le donne vittime di soprusi, gli studenti consegnati a un futuro di sfruttamento», l'autodescrizione di un nuovo soggetto tutto da verificare alla prova delle urne.
 
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