Tre anni senza Pino, tutti gli eventi per ricordarlo a Napoli

Tre anni senza Pino, tutti gli eventi per ricordarlo a Napoli
di Andrea Spinelli
Giovedì 4 Gennaio 2018, 08:12 - Ultimo agg. 08:49
4 Minuti di Lettura
Napoli non dimentica, e, poi, come potrebbe dimenticare proprio l'autore di «Napule è», scomparso nella notte tra il 4 e il 5 gennaio di tre anni fa? In città si moltiplicano, oggi ancor più che mai, gli omaggi a Pino Daniele, quelli ufficiali come quelli spontanei, aprendo un anno che promette almeno un paio di grandi eventi nel segno del Nero a Metà (intanto ieri sera Raitre ha trasmesso in replica «Il tempo resterà», il docufilm di Giorgio Verdelli).
 

Si inizia stamane, alle 11.30, nella chiesa di San Severo al Pendino dove sarà inaugurata «Terra mia - Pino Daniele story», mostra iconografica a cura di Federico Vacalebre, in collaborazione con il fotografo Pino Miraglia: già vista a Pomigliano jazz e l'anno scorso alla stazione di piazza Garibaldi, è stata aggiornata e pensata come un omaggio capace di raccontare, più con immagini che con parole, la carriera del cantautore napoletano. Che sarà ricordato anche, dal vivo, da Carlo Faiello. L'inaugurazione sarà il momento clou del progetto «Forcella Transit - Destinazione Forcella- Percorsi d'arte oltre i decumani» organizzato per attrarre i visitatori in un'area del territorio che, nonostante le importanti testimonianze storiche, architettoniche ed artistiche, non è ancora integrata nei circuiti turistici. Prima della mostra sarà inaugurata la copertura in microforato con indicazioni turistiche sul ponteggio di via Vicaria Vecchia animato da trampolieri, musica e artisti di strada e dalla parata itinerante che si muoverà da via Vicaria vecchia. Poi le uniche note possibili saranno quelle del Lazzaro Felice.

Come succederà anche alle 21.30 al Borgo Marinari con «Pino Daniele, I still love you», un mix tra flash mob e concerto, con il pianoforte jazz di Danise pronto a scatenare i cori dei fan convocati per l'occasione.
Domani, invece, ci sarà anche «Napule è» nella scaletta del concerto dell'Epifania dell'Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli in programma alle 19.30 nella chiesa di Sant'Angelo a Nilo, in piazzetta Nilo. Un tributo decisamente significativo, visto che a dire che «Napule è a voce d''e criature ca saglie chiano chiano e tu ssaje ca' nun si' sulo» sarà l'orchestra di scugnizzi che fa riferimento al sistema pedagogico-musicale creato in Venezuela da José Antonio Abreu: lui raccoglieva i ragazzi del barrio, qui sono agli strumenti i ragazzi dei Quartieri Spagnoli e zone limitrofe. E domenica, al centro commerciale Auchan, concerto alle 19 dei Quanno Good Good, in repertorio solo brani di Daniele.

Ma non solo Napoli ricorderà il suonautore verace: domani al teatro comunale di Cantù, avete letto bene, Cantù, appuntamento con il «Progetto Six - Omaggio a Pino Daniele», affidato a Emanuele Ammendola, Lara Molteni, Luca Endelli, Andrea Varolo, Alessandro Arban e Paolo Ghirimoldi. A una delle tante tribute band di Daniele, gli Almanera, è affidato invece «I say i' sto cca'», in programma stasera alle 21 al teatro padre Turoldo a Taranto, con Marina Lupo voce narrante e la regia di Federico Passariello. Domani, invece, al Summarte di Somma Vesuviana, un'altra cover band, i Lazzari Felici, riproporranno integralmente i brani e gli arrangiamenti del doppio live «Sciò».

Poi, per tributi più consistenti, bisognerà aspettare il 19 marzo e il 7 giugno. Nella prima data, giorno del sessantatreesimo compleanno/onomastico dell'Uomo in blues, Nello Daniele conferma l'appuntamento con il memorial «Je sto vicino a te», sempre al Palapartenope, sempre con inviti gratuiti distribuiti on line dal Comune, sempre con un mucchio selvaggio di artisti napoletani a rileggere un canzoniere prezioso: «La lista di mucisti che hanno partecipato alle prime tre edizioni ormai è lunghissima», ricorda il fratello di Pino, «a memoria cito Peppe Barra, Dodi Battaglia, Nino Buonocore, Nino D'Angelo, Sal Da Vinci, i 99Posse, Deborah Iurato, Mel Collins, Tony Esposito, i Neri per Caso, Enzo Avitabile, Francesco Baccini, Eugenio Bennato, Teresa De Sio, Pietra Montecorvino... E l'elenco continuerebbe ancora a lungo». Anticipazioni sulla prossima edizione? «È presto, stiamo lavorando al cast, ma di sicuro ci sarà un omaggio a Rino Zurzolo: nel 2016 era con noi, il suono del suo contrabbasso e del suo basso riecheggeranno di nuovo nella notte del Palapartenope».

 


Ancora più atteso l'evento del 7 giugno al San Paolo: «Pino è», dice il titolo, cast non ancora ufficializzato, ma, accanto a Fiorella Mannoia e Jovanotti, si parla di nomi come Eros Ramazzotti, i Negramaro, Claudio Baglioni, Renato Zero, Francesco De Gregori, Giorgia, James Senese e Tullio De Piscopo, Clementino e Rocco Hunt, Steve Gadd a Chick Corea. Perché, appunto, Napule è Pino Daniele, oggi come mai, tre anni dopo più che mai.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA