Gioie e dolori
del Sud che resiste

di Pietro Treccagnoli
Lunedì 1 Gennaio 2018, 10:48
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Dalla politica all’ambiente, dalla criminalità alla protezione civile, alla cultura, al costume, allo sport il 2017 è stato un anno di luci e di ombre, come è pur sempre inevitabile. L’anno che verrà segnerà dei forti cambiamenti. O forse non cambierà nulla. Chi può saperlo. Di certo sul tavolo ci sono molte, forse troppe, pratiche aperte che talvolta aspettano da decenni di essere portate a termine. Gioie e dolori del Mezzogiorno che resiste.

Che anno è stato il 2017 per il Mezzogiorno? E che cosa ci si aspetta dal 2018? I bilanci sono sempre difficili, ma abbiamo provato a guardare indietro per capire che cosa abbiamo davanti. Dalla politica all’ambiente, dalla criminalità alla protezione civile, alla cultura, al costume, allo sport è stato un anno di luci e di ombre, come è pur sempre inevitabile. L’anno che verrà segnerà dei forti cambiamenti, a cominciare dal voto di marzo. O forse non cambierà nulla. Chi può saperlo. 

Di certo sul tavolo ci sono molte, forse troppe, pratiche aperte che talvolta aspettano da decenni di essere portate a termine. Ai nodi storici e a volte incancreniti se ne sono aggiunti di nuovi che reclamano una rapida e definitiva soluzione. Accanto ai grovigli vecchi e nuovi, il 2017 ci ha riservato anche qualche soddisfazione, forse aleatoria, ma comunque c’è stata. Attraverso questi spiragli bisogna affacciarsi al futuro. Occupandoci e non solo preoccupandoci del domani. Prendendo spunto magari da eventi marginali o da esempi che vengono da mondi lontani. Ma non bisogna perdere tempo.
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