Pompei, riaprono altre tre domus
Franceschini: «Simbolo del riscatto»

Pompei, riaprono altre tre domus Franceschini: «Simbolo del riscatto»
di Ilenia De Rosa
Sabato 23 Dicembre 2017, 11:47 - Ultimo agg. 15:01
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Pompei. Il Ministro dei beni, delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini agli scavi di Pompei in occasione dell'apertura di tre domus di recente restauro. Si tratta di Domus con Botteghe, la Casa del Triclinio all'aperto, la Casa del Larario Fiorito e la sezione pompeiana della mostra Pompei@Madre. Scavati parzialmente negli anni Cinquanta da Maiuri, questi edifici furono compiutamente messi in luce alla fine degli anni Ottanta. Si trovano nel settore sud-orientale della città antica, nelle immediate vicinanze di Porta Nocera, uno degli accessi alla città, nonché passaggio privilegiato di quanti dal suburbio affluivano a Pompei per assistere agli spettacoli nel vicino Anfiteatro.
 


«Quando ho cominciato il mio percorso Pompei nel mondo era simbolo di difficoltà, oggi è simbolo di riscatto e di utilizzo efficiente dei finanziamenti europei.
Qui vi è un continuo fiorire di iniziative e un aumento consistente delle presenze. È una bella storia italiana di cui dobbiamo tutti essere orgogliosi
», così il ministro Franceschini, durante la visita agli scavi accompagnato dal soprintendente Massimo Osanna. Tra una spiegazione e l'altra il ministro si è fermato a fotografare aspetti significativi delle Domus aperte oggi.

Durante la visita il ministro è stato fermato da una guida turistica che ha esposto in maniera vivace la problematica relativa alle domeniche gratuite ai musei. Agli scavi secondo la donna sono ingestibili i migliaia di visitatori che arrivano e che
«non sono realmente interessati al discorso culturale».

Sul successo di Pompei secondo il ministro non ci sono dubbi. E lo ha rimarcato più volte.
«Nel 2017 sono stati registrati 3 milioni e mezzo di visitatori, un milione in più rispetto allo scorso anno - ha sottolineato Franceschini - Adesso il nostro impegno si concentrerà su tutto ciò che sta intorno agli scavi archeologici. È necessaria che vi sia una crescita, che possano nascere alberghi, attività, strutture di accoglienza, sempre ovviamente in maniera rispettosa e sostenibile».
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