All'ospedale di Pozzuoli un centro
per il trattamento dei calcoli renali

All'ospedale di Pozzuoli un centro per il trattamento dei calcoli renali
Giovedì 21 Dicembre 2017, 22:30 - Ultimo agg. 22:31
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L’Asl Napoli 2 Nord punta ai servizi per la salute e lo fa anche con un nuovissimo Stone Center all’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Il centro, che sarà pienamente operativo con il nuovo anno, è specializzato nel trattamento dei calcoli renali, con un team multidisciplinare diretto da Giovanni Di Lauro (direttore di Urologia) e completato da infettivologi e rianimatori per affrontare i casi più complessi e a maggior rischio settico. Presenti anche nutrizionisti per correggere l’alimentazione e predisponente insieme ai biologi e agli urologi  le soluzioni per identificare i deficit metabolici e proporre le opportune soluzioni.

Innovativi anche i sistemi operativi messi in campo dall’unità operativa complessa di Urologia di Pozzuoli, quanto di più moderno esiste sul mercato, ad iniziare dal “Litotritore di ultima generazione a puntamento automatico radiologico ed ecografico”, un macchinario che servirà ai pazienti che si devono sottoporre al trattamento di litotrissia extracorporea, il cosiddeto “bombardamento dei calcoli”. E ancora: sistemi digitalizzati di uretererenoscopia flessibile per l'Uretererenoscopia con litotrissia laser, sistemi di ultrasuoni per le Pcn, ovvero l'accesso percutaneo del rene, fino alla ultimissima novità della chirurgia chiusa del calcolo renale “ la Micro Perc”, un sistema di accesso percutaneo nel rene, con un diametro poco più grande di un ago da siringa. Finita la procedura si sfila l’ago, si copre con una garza la piccola effrazione e nelle 24/48 ore il paziente viene dimesso, per essere poi seguito dal team multidisciplinare così da evitare recidive o completare i trattamenti se residuano frammenti di calcolo maggiori.

«Come sempre - dice Giovanni Di Lauro - la prevenzione è la prima strada per scongiurare brutte sorprese. Chi nella propria vita ha sofferto di calcolosi renale o ha una familiarità, è bene che si sottoponga a controlli periodici almeno una volta l’anno con un esame ecografico e un esame delle urine con sedimento. Insomma, chi non ha mai avuto un calcolo renale, scagli la prima pietra, anzi no, prevenga: e se proprio capita, ora c’è la migliore soluzione a disposizione».
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