Alla scoperta dei Longobardi all'Archeologico di Napoli: monili, armi e letteratura di un popolo misterioso

Alla scoperta dei Longobardi all'Archeologico di Napoli: monili, armi e letteratura di un popolo misterioso
di Rossella Grasso
Mercoledì 20 Dicembre 2017, 21:05 - Ultimo agg. 21:11
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L’attesa mostra sui Longobardi arriva al Museo Archeologico Nazionale. Dopo Pavia, continua a Napoli il tour dell’esposizione di uno dei popoli meno conosciuti e più ricchi di mistero che abbia mai abitato l’Italia. Il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha inaugurato la preziosa collezione di monili, armi e armature, manoscritti, epigrafi e oggetti di ogni tipo risalenti all’epoca dei Longobardi in Italia. Centinaia di reperti riempiono le vetrine del primo piano del MANN in un allestimento molto particolare curato nel dettaglio. Una mostra che unisce i popoli dal Nord al Sud Italia, da Pavia a Napoli, Salerno, Capua e Benevento, le più importanti città longobarde della Campania, fino a San Pietroburgo, location della prossima tappa presso l’Ermitage.
 

Non è finita qui: la mostra mette in rete anche le maggiori attrazioni culturali di Napoli collegate a questo straordinario popolo. Una rete infatti unirà il Museo Archeologico con le Catacombe di San Gennaro, il Museo del Tesoro di San Gennaro e la Chiesa delle Anime del Purgatorio, per rilanciare anche gli altri siti di interesse della città collegati storicamente al periodo storico. «Ci siamo affrancati dall’idea classica di archeologia per esplorare l’età tardo antica – ha detto Paolo Giulierini, Direttore del MANN – Attraverso un nuovo tema che esalta la complessità della cultura campana, che non è solo cultura greco-romana, ma anche di tradizione germanica, vogliamo invitare i tanti visitatori a cogliere le infinite sfumature dell’offerta artistica e culturale di questa splendida regione».

La mostra rivela aspetti misteriosi e affascinanti del popolo longobardo. Vasto spazio è dedicato anche ai bambini che potranno giocare con i longobardi attraverso le attività manuali: la ricostruzione delle antiche tecniche consentirà di costruire gli stessi oggetti con gli stessi materiali, con il grande gioco dell’oca i bambini potranno conoscere tutti i segreti e le curiosità del popolo e infine scavare nel terreno e assaporare le emozioni degli archeologi che scoprirono gli antichi e preziosi reperti. Con questa mostra il MANN conferma il successo degli ultimi anni, ponendosi come una delle istituzioni culturali più all’avanguardia per l’organizzazione e offerta delle mostre più inedite.
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