L'abbraccio di Papa Francesco: «Natale senza Gesù Bambino è solo una festa vuota»

L'abbraccio di Papa Francesco: «Natale senza Gesù Bambino è solo una festa vuota»
di Franca Giansoldati
Domenica 17 Dicembre 2017, 12:10 - Ultimo agg. 18 Dicembre, 08:50
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Città del Vaticano «Se togliamo Gesù cosa resta del Natale? Una festa vuota». Papa Bergoglio affacciato dalla finestra dello studio del palazzo apostolico recita l'Angelus domenicale, e guarda con tenerezza i bambini di varie parrocchie romane sulla piazza per la tradizionale benedizione della statuetta del presepe. Centinaia di manine ondeggiano in aria mostrando un piccolo Bambino Gesù. «Saluto con affetto i bambini venuti per la benedizione dei Bambinelli. Cari bambini, vi ringrazio della vostra presenza gioiosa e vi auguro buon Natale! Quando pregherete a casa, davanti al presepe con i vostri familiari, lasciatevi attirare dalla tenerezza di Gesù Bambino, nato povero e fragile in mezzo a noi, per darci il suo amore. Questo è il vero Natale. Se togliamo Gesù, che cosa rimane del Natale? Una festa vuota. Gesù è il centro del Natale». Papa Bergoglio sembra mettere in guardia dalla tendenza di svuotare il Natale dei suoi simboli religiosi, magari per non urtare la sensibilità dei non cristiani o di chi non crede. 

Prima di affacciarsi alla finestra il Papa, nell'albergo Santa Marta, ha voluto abbracciare un gruppo di bambini che vengono sostenuti dal dipensario vaticano. Un momento di gioia che si è unito agli auguri che i piccoli hanno fatto a Bergoglio per i suoi 81 anni. «La gioia del bambini è un tesoro» ha detto il Papa, aggiungendo ai presenti che i bambini soffrono quando nelle famiglie ci sono dei litigi, delle incomprensioni «Custodite sempre i bambini. Non rattristateli mai”. Anche ieri, durante un incontro con i ragazzi dell'Azione Cattolica il Papa ha raccolto gesti di simpatia, entusiasmo e, naturalmente tanti auguri, visto che si sono presentati nella Sala Clementina con una piccola torta e una candelina che il Papa ha spento tra gli applausi. Chissà se ha espresso un desiderio come si è soliti fare. Gli auguri di compleanno sono iniziati ad arrivare già ieri, anche se oggi si è registrato un picco di messaggi sui social e via mail a vari indirizzi del Vaticano. Non sono mancati però nemmeno coloro che, fedeli ai vecchi metodi, hanno preferito imbucare un biglietto d'auguri o presentarsi alle guardie svizzere a Sant'Anna consegnando di persona un messaggio d'amore.

L'Angelus si è concluso con un appello per la Nigeria per la liberazione delle sei suore rapite circa un mese fa dal loro convento a Iguoriakhi. «Prego con insistenza per loro e per tutte le altre persone che si trovano in questa dolorosa condizione: possano, in occasione del Natale, ritornare finalmente alle loro case”. Non si sa se sia stato chiesto un riscatto.

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