Roma, cinghiali a spasso per Trastevere sfidando traffico e selfie VIDEO

Roma, cinghiali a spasso per Trastevere sfidando traffico e selfie VIDEO
di Elena Panarella
Sabato 16 Dicembre 2017, 01:10 - Ultimo agg. 18 Dicembre, 09:41
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Mai così vicini. E sì perché questa volta si sono spinti fino in centro, a spasso per Trastevere. Il gruppetto è formato da papà cinghiale, mamma e naturalmente i loro cuccioli. Camminano sul marciapiede come piccoli soldatini, non mostrano alcun segno di paura nei confronti delle persone o delle auto che gli sfrecciano accanto. A qualcuno sarà capitato di incontrarli in zone collinari o, talvolta, attraversare la strada nelle zone meno trafficate.
 


 
A pochi, invece, sarà successo di vederli passeggiare sul lungotevere, all’altezza dell’Isola Tiberina (lato piazza in Piscinula). Eppure è successo. «Ma come sono arrivati fin qui?», ripetono sbalorditi gli automobilisti. Questo incontro ravvicinato è avvenuto mercoledì mattina: «Hanno persino attraversato la strada con tanta tranquillità».

A spingerli così lontano dalla loro tana è la possibilità di trovare facilmente cibo, specialmente rovistando tra i rifiuti. L’allarme per la diffusione dei cinghiali nella Capitale, spesso anche in quartieri semi centrali, è alto ormai da diverso tempo ormai. A febbraio fece scalpore un video, ripreso in via Baldo degli Ubaldi, in cui si vedeva distintamente un cinghiale correre per centinaia di metri tra le auto in sosta e i palazzi. Non solo: purtroppo tre settimane dopo, sempre a nord della Capitale, in via dell’Inviolatella Borghese, zona Cassia, un uomo di 49 anni perse la vita: con lo scooter si scontrò con un cinghiale che improvvisamente gli tagliò la strada. Gli avvistamenti però negli ultimi tempi sono stati numerosi, più di un cittadino racconta di essersi imbattuto in un cinghiale mentre rientrava a casa. Ma questa volta si sono spinti davvero oltre. «Probabilmente sono arrivati dal Tevere», prova a spiegare un residente. «Ero in macchina quando all’improvviso è sbucata questa allegra famigliola con papà mamma e in mezzo una sfilza di cuccioli - racconta la ragazza che ha ripreso la gita a sorpresa degli animali - Non credevo ai miei occhi, ho accostato l’auto per fotografarli, nessuno mi avrebbe creduto altrimenti. Poi in tutta tranquillità hanno attraversato la strada lato Tevere, come se conoscessero perfettamente il percorso da fare».

«Negli ultimi anni si sono riprodotti in modo esponenziale - spiega il veterinario, Luca Testi Croce - Ormai è diventato facile per loro scendere giù dal parco di Monte Mario fino al Tevere per spingersi fino in centro. Gli avvistamenti nei centri abitati sono quotidiani dalla Trionfale all’Aurelia. Per non parlare poi delle strade nei centri più vicini alla campagna». Come comportarsi se ci si imbatte in un gruppo di cinghiali? «Bisogna lasciare sempre una via di fuga, sono animali selvatici, diventano aggressivi se si sentono in pericolo - aggiunge Testi Croce - Quindi non bisogna bloccare alcun passaggio solo per fargli una foto». La Regione, che ha competenza in materia, ha lanciato un piano per il controllo della specie, con il coinvolgimento nella gestione del territorio dei dieci ambiti territoriali di caccia del Lazio (due per ogni provincia) e delle squadre di caccia al cinghiale.

La stagione venatoria per questo mammifero è stata ampliata da tre a quattro mesi (durerà fino al 31 gennaio), mentre per eventuali piani straordinari locali si rimanda alle iniziative dei sindaci. Il piano del Campidoglio prevede tra le altre cose l’istallazione di recinzioni elettriche per animali selvatici in alcuni tratti della riserva naturale di Monte Mario e nel parco di Veio e la sterilizzazione degli animali con un immuno-vaccino capace di bloccare la fertilità negli esemplari maschi. Ma questo prodotto non è riconosciuto in Italia. Infine il dipartimento dell’ambiente, su richiesta dell’assessora Pinuccia Montanari, stava vagliando la possibilità di rimuovere da alcune strade i cassonetti dell’immondizia che in passato hanno attirato i cinghiali usciti dai parchi per andare a caccia di cibo. Ma per il momento nulla sembra essere cambiato.

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