Andrea Radice, la musica in testa. «Trascinato ai provini dagli amici»

Andrea Radice, la musica in testa. «Trascinato ai provini dagli amici»
di Ferdinando Bocchetti
Domenica 10 Dicembre 2017, 12:19
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Non ce l'ha fatta ad arrivare fino in fondo, ma forse Andrea Radice, il giovane soul man che ha stregato pubblico e giudici di X Factor, è riuscito a vincere una sfida ben più importante: ha capito che la musica è il suo futuro, che su un palco è perfettamente a suo agio. Non ha grandi rimpianti Andrea, 26 anni, cresciuto tra l'arte della pizza (attività di famiglia) e la musica di Stewie Wonder e Pino Daniele, i suoi grandi miti. Il suo è un bilancio più che positivo. "E' stata un'esperienza fantastica - spiega - che mi ha arricchito sia professionalmente che umanamente. Ho avuto la fortuna di collaborare con tanti professionisti e di imparare alcuni segreti di questo mestiere. Era quello che volevo, tutto quello che ho imparato mi servirà in futuro. Ho solo un piccolo rammarico: non aver potuto proporre, per ragioni di tempo e dinamiche televisive, qualcosa di più aderente al mio stile musicale. Il maggiore insegnamento? Che bisogna sempre mettersi in discussione, che è utile confrontarsi anche con cose apparentemente lontane dal proprio mondo. Ed è questo un insegnamento che vale per tutti gli aspetti della vita, non solo per la musica".

Una passione per la musica iniziata in tenerissima età: già a due anni Andrea si esibiva in casa cantando a squarciagola le canzoni di Umberto Tozzi. "Mia mamma mi portò anche ad un suo concerto - racconta Andrea - Eravamo in vacanza nelle Marche. Avrò avuto al massimo due anni, ma da quel giorno, e per molto tempo, non ho fatto altro che imitarlo. Ero pazzo per una sua canzone: "Gli innamorati". La spontaneità è il tratto principale del suo carattere ed è emersa anche durante le puntate di X Factor. Andrea, però, è anche un ragazzo estremamente sensibile ed introspettivo, che spesso si rifugia nel suo mondo fatto di musica e scrittura. "Ogni volta che torno a casa mi rinchiudo nella mia stanza e inizio a scrivere. La mia è un'esigenza quasi vitale, solo attraverso la scrittura e il canto riesco ad esternare al meglio le mie emozioni. L'ispirazione mi arriva dagli eventi che accadono ogni giorno, da ciò che osservo e che cattura la mia attenzione. Non ho tematiche specifiche: ho scritto canzoni che sono pezzi di vita vissuta, reazioni a determinati eventi. Le emozioni, l'amore in senso lato, la passione per le cose ispirano perlopiù i miei testi. La musica mi rende vivo e mi dà equilibrio". Un equilibrio raggiunto anche grazie all'aiuto di una famiglia che non ha mai ostacolato o avuto dubbi sui suoi percorsi. Andrea ha un feeling particolare con la nonna materna, la signora Loredana, di origini venete ma trapiantata a Marano da oltre 40 anni, e uno di tipo più conflittuale, ma ugualmente intenso e speciale, con mamma Maria, insegnante di danza. "Abbiamo caratteri opposti, spesso facciamo scintille, ma siamo legatissimi - dice Maria - In quest'ultimo periodo, poi, il rapporto si è ulteriormente cementato. Seguo Andrea senza mai invadere i suoi spazi".

A casa Radice, una palazzina costruita negli anni Settanta da nonno Nicola, dove vivono tutti i componenti della famiglia, tutto ruota intorno al talento esploso ad X Factor ma forgiatosi nella scuola di Bruno Illiano, pianista e compositore partenopeo ospite in due dischi di Pino Daniele. Nonna Loredana ricorda i suoi primi esperimenti con microfono e chitarra: “Ha vissuto quasi sempre con me, nella mia casa. Andrea ha solo la musica in testa, è la sua fidanzata. Si chiude nella sua stanzetta per ore: scrive, suona, prova pezzi con la sua chitarra, da solo o con gli amici". “Andrea è quello che avete visto in televisione – sottolinea invece la sorella Ilenia – non ha filtri, è molto naturale nei suoi atteggiamenti. Non è un amante degli show, ma durante l'esperienza ad X Factor ha avuto modo di cimentarsi in tante cose: il ballo, ad esempio. Qualcosa che credevamo fosse distante anni luce dal suo mondo”. C'è spazio anche per gli aneddoti, snocciolati dagli amici di sempre, Maurizio, Andrea e Gianmaria: "La sua partecipazione ad X Factor? Tutto è nato quasi per gioco. Non era convinto di partecipare ai provini, Andrea è sempre stato molto diffidente verso certe realtà. Non è minimamente interessato agli aspetti commerciali di questo mestiere: lui canta e scrive per il solo piacere di farlo. Lo abbiamo dovuto quasi trascinare, ma alla fine è stato premiato il suo grande talento". Nella pizzeria ("Vai mo blues") della famiglia Radice, situata nel cuore antico della città, dove Andrea ha lavorato fino a qualche settimana fa, si respira musica: ogni pizza è associata infatti a una canzone di Pino Daniele.

La musica di Andrea è figlia di un mix di generi: soul, pop, funky, rap e melodia napoletana". "Non amo le etichette musicali - spiega ancora il giovane cantante - la musica è evoluzione costante. Mi piacerebbe poter unire più mondi: quello di Stewie Wonder, Marvin Gaye e Ray Charles, passando per Pino Daniele, Brian Mcknight, le sonorità del rap, il groove e le metriche del freestyle. Le influenze musicali sono importanti, fondamentali, ma poi bisogna saper creare qualcosa di innovativo e avere un proprio stile". I prossimi passi, gli obiettivi futuri? "Voglio incidere un album, ho tanti pezzi nel cassetto e molte idee da sviluppare. Voglio proporre i brani che avrei voluto cantare ad X Factor. Ne parlerò anche con Mara Maionchi, una grande professionista che mi ha dato consigli importanti nel corso delle settimane trascorse a Milano. Spero di poter arricchire il mio bagaglio musicale e personale. Il mio motto è: fare tesoro da ogni esperienza della vita".
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