Morto a Napoli Maurizio De Tilla,
​decano dell'avvocatura italiana

Morto a Napoli Maurizio De Tilla, decano dell'avvocatura italiana
Giovedì 7 Dicembre 2017, 10:47 - Ultimo agg. 13:05
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È scomparso oggi, a Napoli (la città in cui era nato nel 1941), a seguito di una malattia, l'avvocato Maurizio De Tilla, figura di spicco della professione legale nel nostro Paese. Dal 1966 aveva iniziato ad esercitare l'attività di avvocato civilista nel capoluogo campano, ricoprendo, poi, nel tempo, numerose cariche di rappresentanza della categoria: era stato, infatti, fra l'altro, presidente dell'Ordine degli avvocati di Napoli, presidente della Cassa nazionale di previdenza forense (dal 1997 al 2007), incarico svolto in contemporanea con l'elezione alla guida dell'Adepp (Associazione degli Enti previdenziali privati e privatizzati).
Dal 2013 era al vertice dell'Anai (Associazione nazionale avvocati italiani), organismo nato con «l'obiettivo di difendere i valori morali e civili della professione forense, nonché l'indipendenza e la dignità dell'avvocato, lottando contro quei provvedimenti legislativi che saranno ritenuti inadeguati e dannosi». Fra le battaglie in difesa dell'avvocatura in cui si distinse De Tilla, quella condotta dal 2006 contro le Liberalizzazioni dell'allora ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani, provvedimenti che portarono all'abolizione delle tariffe minime professionali.
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