Assolto e scarcerato Nuvoletta jr
E Napoli nord piomba nella paura

Assolto e scarcerato Nuvoletta jr E Napoli nord piomba nella paura
di Leandro Del Gaudio
Martedì 14 Novembre 2017, 00:07 - Ultimo agg. 19:01
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È tornato nel suo territorio, lì dove per decenni la sua famiglia ha imposto il verbo del malaffare. Ha lasciato la cella Lorenzo Nuvoletta, classe 1981, figlio di Ciro e nipote del famigerato don Lorenzo capace di creare una sorta di feudo criminale nella sua dimora di Poggio Vallesana. 

Assolto e scarcerato, perché non detenuto per altro, al termine del rito abbreviato che si è concluso nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Aula bunker, cala il sipario sul primo grado di giudizio a carico del cosiddetto gruppo Orlando, realtà familiare dedita - secondo la Procura - allo smercio di droga e alle estorsioni. 

Gup Antonio Tarallo, sentenza in chiaro scuro, nell’ottica degli inquirenti, con assoluzioni e condanne eccellenti, al termine di una sorta di processo sprint, con la sentenza pronunciata al termine di quattro udienze. Ma ecco il dispositivo pronunciato in questi giorni dal giudice: 18 anni per Angelo Orlando; 16 anni per Angelo Di Maro; 14 anni per Salvatore Ruggiero; 12 anni per Armando Lubrano; 12 anni per Raffaele Orlando; 12 anni per Raffaele Orlando; 10 anni per Gennaro Sarappo; 10 anni per Vincenzo Lubrano; 6 anni per Mario Sarappo; 3 anni e 4 mesi per Angelo Orlando; 2 anni e 8 mesi per Salvatore Aiello; 2 anni e 8 mesi per Maria Rosaria Gagliano. 

 

Ma torniamo alla posizione di Lorenzo Nuvoletta jr, su cui tanto aveva battuto la Procura di Napoli. Sul suo conto pesavano in particolare alcune intercettazioni ambientali, nel corso delle quali il presunto rampollo sembrava deciso a insistere sulla nuova gestione di racket e droga. Parole di soddisfazione, quelle pronunciate il 27 luglio del 2015: «Ua, in cinque e sei ore abbiamo fatto un macello io e Gennaro, un macello, non si capisce niente. Tutta Marano si è rivoluzionata». E ancora parole che sembrano gravide di soddisfazione, a proposito del nuovo impianto criminale imposto con l’avvicendamento tra i Polverino e gli Orlando (questi ultimi sotto l’investitura dei Nuvoletta). «Parlano pure le pietre, noi abbiamo fatto un macello... veramente abbiamo fatto un macello, abbiamo chiamato cani, porci, ciucci, vitelli, minacciati... abbiamo fatto un casino, non ti dico quello che hanno avuto». 

E non è tutto. C’è una conversazione intrecciata tra Lorenzo Nuvoletta e Gennaro Saroppo, a proposito del presunto libro mastro: «Io gli dissi: fermo... ti devi fermare... dissi io, dobbiamo acchiappare ‘o libro in mano, devi stare a sentire me, perché quella è la prova del nove, mi stai capendo?». Diversa ovviamente la valutazione dei difensori di Nuvoletta jr, che hanno ribaltato le conclusioni dei pm. Fatto sta che sette mesi dopo gli arresti (che vennero presentati in una conferenza stampa ad hoc), arriva l’assoluzione per Lorenzo Nuvoletta jr, in questi giorni tornato a Marano, in pieno possesso della propria libertà di agire.
 

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