M5S sfiducia de Magistris: «Conti in rosso e poca trasparenza»

M5S sfiducia de Magistris: «Conti in rosso e poca trasparenza»
di Rossella Grasso
Lunedì 6 Novembre 2017, 16:08
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Il gruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale di Napoli, composto dai due consiglieri Matteo Brambilla e Francesca Menna, presenterà una mozione di sfiducia contro la Giunta guidata dal sindaco Luigi de Magistris in occasione della prossima seduta di Consiglio comunale. Lo hanno annunciato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato i parlamentari Roberto Fico e Paola Nugnes. Secondo Fico «il Comune è in dissesto ma non lo diciamo solo noi, lo dice anche la Corte dei Conti. Bisogna essere chiari e dire quanti e quali sono i debiti, non ascrivere incassi in bilancio che risultano non esserci. Bisogna fare un'operazione trasparenza a salvaguardia del Comune e di tutti i cittadini napoletani».

«Non so se l'amministrazione de Magistris durerà fino al 2021 - continua Fico - ma la situazione è grave e ci sono le possibilità che questa Giunta salti». Fico che è già stato candidato sindaco di Napoli nel 2011, si potrebbe riproporre come sindaco di Napoli? «Il Movimento 5 stelle è interessato al governo della città, non c'è dubbio. Poi chi sarà, vedremo», risponde il parlamentare pentastellato. 

Intanto i 5 Stelle denunciano la difficile situazione contabile del Comune di Napoli. Per Paola Nugnes «è chiaro che la terza bocciatura consecutiva rende inevitabile il dissesto. È un dato da registrare, non ci fa piacere farlo ma bisogna prendere atto di un fallimento. Ci sono dei dati estremamente gravi come la sottrazione di 16 milioni di euro alle casse dell'Abc». Matteo Brambilla, nel 2016 candidato a sindaco di Napoli per il Movimento 5 Stelle e oggi consigliere comunale napoletano, sostiene che «non siamo noi a sfiduciare la Giunta, ma è la Giunta che si è sfiduciata da sola. Quando la Corte dei Conti blocca la spesa a un Comune, significa che questo Comune non è in grado di gestire neanche le spese ordinarie. Si tratta quindi di un fallimento politico su tutta la linea. In questo anno e mezzo sono stati presentati in Consiglio documenti diversamente veri, i bilanci 2015 e 2016 erano falsati. Ci è stata raccontata una realtà che i conti ci dicono è diversa. A pagare il prezzo più alto - conclude - è la città di Napoli».
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