«De Magistris all'evento no vax», l'ira dell'Ordine dei Medici: «Grave, noi sotto choc»

«De Magistris all'evento no vax», l'ira dell'Ordine dei Medici: «Grave, noi sotto choc»
Giovedì 2 Novembre 2017, 15:09 - Ultimo agg. 3 Novembre, 11:04
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La locandina di un evento promosso dall'associazione Valica (Vaccini liberi Campania) che si dovrebbe tenere martedì 14 novembre nella Sala del Consiglio metropolitano di Napoli in Santa Maria la Nova fa infuriare l'Ordine dei Medici di Napoli e provincia. Il motivo è la presunta partecipazione, almeno secondo quanto previsto dal programma sulla locandina che sta circolando sul web, del sindaco di Napoli e della Città metropolitana Luigi de Magistris e degli assessori al Welfare e all'Istruzione del Comune di Napoli, Roberta Gaeta e Annamaria Palmieri.

Tra i partecipanti al convegno è indicato anche Dario Miedico, «radiato dall'Ordine dei Medici di Milano - segnalano i medici napoletani - per le sue idee che, essendo contrarie all'impiego dei vaccini antinfluenzali, sono contrarie a tutto ciò che la professione medica deve rappresentare».

Il presidente dell'Ordine dei Medici di Napoli Silvestro Scotti fa sapere che «l'Ordine non ha mai ricevuto alcun invito a prendere parte alla manifestazione, né tantomeno desidera riceverlo».
 
Sulla presunta partecipazione del Comune di Napoli all'appuntamento, Scotti si dice «choccato» e aggiunge: «È gravissimo che il Comune di Napoli abbia concesso il patrocinio a un evento dichiaratamente No Vax, che abbia confermato la presenza del sindaco e di due suoi assessori con deleghe al Welfare e all'Istruzione e che abbia messo in programma di ospitare l'evento nella Sala del Consiglio metropolitano. Più grave di tutto questo, se possibile - aggiunge Scotti - è l'aver accomunato l'immagine del Comune a un convegno nel quale viene invitato a parlare di vaccini un laureato in medicina, radiato dall'Ordine per le sue idee antiscientifiche». 

Scotti sottolinea inoltre «che una evento del genere fatto durante la campagna di vaccinazione antinfluenzale rischia di passare messaggi antivaccini che avrebbero effetto sull'esitazione alla pratica vaccinale con effetti su aumento della mortalità e complicanze da influenza su soggetti anziani o fragili per patologie croniche. Attendiamo di conoscere i motivi di una decisione simile e speriamo vivamente che il Comune di Napoli intenda fare un deciso passo indietro e che piuttosto si unisca allo sforzo della Regione, delle Aziende sanitarie, dello stesso Ordine di Medici ma soprattutto dei professionisti della sanità nel'aumentare le coperture vaccinali».
 


LA RISPOSTA DEL COMUNE
La presenza del sindaco Luigi de Magistris e degli assessori alle Politiche sociali e alla Scuola del Comune di Napoli, Roberta Gaeta e Annamaria Palmieri, al convegno «Nuovi obblighi e libertà di scelta. Vaccini, salute, scuola e Costituzione» organizzato dal comitato Valica (Vaccini liberi Campania) «è tesa a favorire il confronto e la partecipazione delle istituzioni pubbliche coinvolte da un tema così delicato».

Lo dichiarano gli assessori Palmieri e Gaeta. «Il patrocinio del Comune di Napoli, che non è certo organizzatore dell'evento - spiegano Palmieri e Gaeta - viene sempre concesso per le manifestazioni di pensiero promosse dai cittadini e dalle loro associazioni, ad eccezione dei casi in cui gli eventi siano lesivi della dignità umana e dei principi fondanti della democrazia o a scopi di lucro. Questo perché ruolo dell'Amministrazione cittadina è voler sempre favorire il confronto tra le posizioni».

Gaeta e Palmieri fanno sapere di aver chiesto «agli organizzatori che venissero invitati tutti gli interlocutori istituzionali e i rappresentanti di diverse posizioni della comunità scientifica. La costruttiva e continuativa collaborazione con l'azienda sanitaria pubblica, con l'Ordine dei Medici e le associazioni dei pediatri - sottolineano - è una delle sinergie più consolidate su cui si fonda da anni il nostro modus operandi. Per tutti noi l'unico modo per stigmatizzare la carenza di informazioni è  discutere, partecipare con coraggio ai dibattiti, portare le proprie argomentazioni al fine di fornire elementi di consapevolezza critica al maggior numero di persone e cittadini».

La locandina al centro della polemica

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