Ecco così che Facebook non farà promozione alla mostra di Treviso su August Rodin. O meglio non utilizzerà l'immagine del celebre “Bacio”, simbolo dell'esposizione, perché presenterebbe “allusioni di natura sessuale”. Lo ha comunicato questa mattina lo stesso social a Linea d'Ombra lo studio trevigiano specializzato in grandi mostre d'arte che a Facebook aveva chiesto di utilizzare l'immagine dell'episodio di Paolo e Francesca nel Canto V dell'Inferno di Dante, per la promozione della mostra dedicata allo scultore francese, forse il più famoso tra il XIX e il XX secolo.
«Mostra eccessivamente il corpo o presenta contenuti allusivi» spiega il social nella nota inviata agli organizzatori suggerendo «di utilizzare contenuti che si concentrano sul prodotto o servizio, evitando allusioni di natura sessuale». «Più prodotto di così - risponde il responsabile di Linea d'Ombra Marco Goldin -. Può un'immagine simbolo della storia dell'arte essere paragonata a una qualsiasi immagine di carattere sessualmente esplicito ? In una Rete invasa da contenuti di orribile pornografia - prosegue Goldin - vogliamo davvero equiparare i nudi rinascimentali o in questo caso il Bacio di Rodin, a immagini che invece circolano liberamente? È certamente il caso di riflettere sul fatto che l'arte, nei suoi esiti alti, proponga il canone della bellezza universale che nulla ha a che fare con la contingenza dell'allusione di natura sessuale».
A Rodin, per la cura di Marco Goldin e con la collaborazione del Musée Rodin di Parigi, nel Museo civico di Santa Caterina a Treviso sarà dedicata un'ampia mostra che dal 24 febbraio 2018 porterà in Italia tra le altre una cinquantina di sculture famose.
E ovviamente il “Bacio” di Rodin continuerà a essere l'immagine della mostra e rimarrà sul profilo social di Linea d'Ombra.