Velocità fatale nel Sannio,
buio sulla dinamica dello schianto

Velocità fatale nel Sannio, buio sulla dinamica dello schianto
di Gianluca Brignola
Martedì 31 Ottobre 2017, 12:24
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Amorosi. Resta ricoverato presso l'ospedale Rummo di Benevento V.G., il 68enne originario di Faicchio ma residente da tempo nel Regno Unito, rimasto coinvolto nella giornata di domenica nel drammatico incidente sulla strada provinciale di collegamento tra Amorosi e San Salvatore Telesino che è costato la vita a Giovanni Napoletano 63enne originario di Grazzanise in provincia di Caserta.

Condizioni stabili ma che continuano a destare preoccupazione, e non potrebbe essere altrimenti in considerazione di una prima quanto approssimativa ricostruzione della dinamica di quanto è accaduto. Uno scontro assolutamente rocambolesco. È bastata una prima occhiata al luogo dell'impatto, per i soccorritori, caschi rossi e polizia stradale accorsi prontamente sul posto per estrarre i corpi dalle lamiere divelte e liberare dunque il fronte stradale, per capire quanto di lì a poco sarebbe andato a delinearsi.  A lanciare l'allarme alcuni passanti e i residenti della zona allertati dal forte boato che è risuonato in tutta la sua drammaticità. Una fatalità, non si esclude alcuna possibilità per il momento, con una dinamica ancora tutta da chiarire, in estrema sintesi, quanto è accaduto pochi minuti prima delle 13 di domenica quando la Fiat Punto di colore rosso con targa britannica guidata dal 63enne, con tutta probabilità in direzione San Salvatore Telesino, è carambolata lungo la provinciale a forte velocità, perdendo lungo  il tragitto addirittura il motore. Pare evidente che il conducente abbia perso il controllo del veicolo incrociando nella traiettoria il solco di un piccolo canale di scolo che ha catapultato l'auto contro un blocco di cemento.

Impressionanti le immagini della vettura, che ha terminato la sua corsa al lato della carreggiata nei pressi di un'abitazione, completamente distrutta sia dalla parte posteriore che da quella anteriore. Un impatto violentissimo, risultato purtroppo fatale. Per Giovanni Napoletano non c'è stato nulla da fare. Vano, infatti, è risultato l'intervento dei sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell'uomo. Ancora tutta da chiarire la dinamica dell'incidente, gli inquirenti sono ora al lavoro per provare a ricostruire quegli ultimi interminabili istanti nel tentativo, tutt'altro che semplice, di accertarne le responsabilità.

 

Un tratto di strada da sempre attenzionato dalle forze dell'ordine e dalle istituzioni locali e per il quale si è provveduto, di recente, all'installazione di diversi dissuasori di velocità in considerazione anche della vicinanza al centro abitato e di numerosi insediamenti agricoli e residenziali. Non distante dal luogo dell'incidente è presente uno strumento per il controllo elettronico della velocità. Ipotesi e congetture che si rincorrono anche in virtù dell'ulteriore tragedia che si sarebbe potuta sfiorare se in quel preciso istante vi fossero stati dei pedoni sul posto. Interrogativi e perplessità che rimandano al tema della sicurezza sulle strade del Sannio, un dibattito aperto e che coinvolge tutti, istituzioni e comunità, in attesa di misure e interventi decisivi e strutturali. Un inizio di autunno mai così drammatico in valle telesina. Da settembre a ottobre 3 morti sulle strade del circondario. Amorosi, Cusano Mutri, San Lorenzo Maggiore. Fatalità, disattenzioni, distrazioni, ma con dinamiche incerte talvolta e troppo spesso simili o similari.
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