Secondo Nikkei la multinazionale di Cupertino potrà mettere in campo solo la metà di dispositivi inizialmente previsti. Le motivazioni ruotano sempre intorno a presunti problemi di produzione e ritardi nelle forniture delle componenti necessarie per l'assemblaggio dell'iPhone X, in particolare di quelle relative al sistema di riconoscimento facciale che il telefono introdurrà al posto del lettore di impronte digitali. Queste ultime indiscrezioni si aggiungono al coro di voci, sorretto anche dagli analisti di KGI, secondo cui saranno solo 2 o 3 milioni le unità disponibili al lancio del 3 novembre. Apple intanto ha pubblicato una nota in cui ricorda la disponibilità dell'iPhone X in 55 Paesi (Italia inclusa) a partire dal 3 novembre. I preordini online partiranno questo venerdì, 27 ottobre. La compagnia precisa che il 3 novembre i negozi avranno scorte per la vendita ma i clienti sono invitati ad arrivare «presto».
«Lavoriamo duramente per rendere» il maggior numero di iPhone X a disposizione dei clienti, ha detto Cook. L'iPhone X è un prodotto chiave per Apple e ha già avuto un impatto sull'iPhone 8, rallentandone le vendite con molti consumatori che hanno posticipato l'acquisto in attesa dell'iPhone X, il cui esordio è atteso il 3 novembre.
«Il mio compito è preparare il maggior numero di persone a essere amministratore delegato.
Ed è quello che sto facendo. Poi starà al consiglio di amministrazione decidere» il numero uno, ha continuato poi Cook nell'intervista insieme ad Angela Ahrendts, la responsabile reatil di Apple, ritenuta da molti la prima candidata a succedere a Cook. «Fake News» dice Ahrendts rispondendo a chi le chiedeva se fosse la prima scelta di Cook per ereditare la guida di Apple. Al momento non ci sono indicazioni di un possibile cambio al vertice di Apple, ma il nome di Ahrendts è sempre circolato da quando è sbarcata nel 2014 a Cupertino dopo essere stata amministratore delegato di Burberry.