Papa Bergoglio denuncia deriva eugenetica, troppi aborti terapeutici

Papa Bergoglio denuncia deriva eugenetica, troppi aborti terapeutici
di Franca Giansoldati
Sabato 21 Ottobre 2017, 12:42 - Ultimo agg. 22 Ottobre, 15:26
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Città del Vaticano – Papa Francesco ha denunciato con forza il facile ricorso all'aborto terapeutico, spesso conseguenza di una amniocentesi fatta dalla futura mamma per rilevare eventuali gravi patologie del feto come la sindrome di Down. Si assiste, secondo il Papa, ad una deriva che sta portando alla selezione della razza. «Esiste oggi la tendenza eugenetica a sopprimere i nascituri che presentano qualche forma di imperfezione». Bergoglio ha affrontato lo scomodo tema incontrando i partecipanti di un convegno organizzato dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione: «Una visione spesso 
narcisistica e utilitaristica porta purtroppo non pochi a considerare come marginali le 
persone con disabilita’, senza cogliere in esse la multiforme 
ricchezza umana e spirituale».


Alla radice di questa selezione ci sarebbe, a suo dire, un discorso culturale: «e’ ancora troppo forte nella mentalità 
comune un atteggiamento di rifiuto della condizione di disabile, come 
se essa impedisse di essere felici e di realizzare se’ 
stessi». Quello che Papa Bergoglio definisce – come già avevano fatto anche Giovanni Paolo II e Benedetto XVI – con il termine eugenetica, i medici lo chiamano «aborto terapeutico» e fa riferimento alla presenza di un feto con malattie molto gravi. Per la futura mamma si tratta di una scelta sofferta e dolorosa che si può fare entro la 23esima settimana di gestazione, quando viene indotto il travaglio fino all'espulsione del feto e della placenta. Una decina di anni fa, in Francia, si aprì un dibattito proprio sul tema della diagnosi prenatale che porterebbe più alla soppressione che non alla cura. Didier Sicard, allora presidente del Comitato di bioetica definì questa tecnica una deriva «eugenetica». Il dibattito è ancora forte e ha coinvolto anche altri paesi europei.

In Spagna è dal 1992 che si esegue l’eliminazione degli embrioni portatori di emofilia nei trattamenti di fecondazione artificiale in vitro. In Inghilterra è possibile grazie alla diagnosi pre-impianto eliminare embrioni che hanno la predisposizione ad ammalarsi di cancro al seno o alle ovaie, da adulti.  

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