Onde gravitazionali e filosofia, così la ricercatrice napoletana Annalisa balla col Nobel | Video

Onde gravitazionali e filosofia, così la ricercatrice napoletana Annalisa balla col Nobel | Video
di Chiara Graziani
Domenica 15 Ottobre 2017, 17:42
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Una fisica, un filoso e le onde gravitazionali al pub. Annalisa Allocca, 32 anni, ha vissuto l’esperienza da Nobel, la cattura delle onde gravitazionali previste da Einstein, dal suo lato dell’oceano e della vita. L’ha scelto lei. «Tutto il pacchetto insieme» come dice.

Annalisa, infatti, ha abbracciato l’esperienza di Virgo, il grande interferometro italiano che porta la comunità scientifica oltre le colonne d’Ercole della tecnologia d’esplorazione del cosmo, dopo aver declinato l’invito degli americani di LIGO. Loro la volevano in California per l’esperimento gemello che, finanziamenti alla mano, si annunciava già «younger and faster», più giovane e più veloce (per citare il grande film Usa Pomodori verdi fritti). Annalisa ha scelto così anche Francesco, fidanzato e filosofo, la sua famiglia amatissima e la sua comunità, quella di Marigliano dove è cresciuta ed è impegnata. «Tutto il pacchetto». Fra le cose che ama c’è raccontare la conoscenza, suscitare la curiosità, incontrare persone: anche nel pub di Marigliano dove, da due anni, tanti giovani come lei hanno organizzato un festival del sapere e l’hanno chiamato Un boccale di sofia; una pinta di sapere. E’ anche questo che lei chiama «tutto il pacchetto», la scienza e la vita fatta di affetti e di radici.

Al liceo Carducci di Nola il professor Antonio Parisi le ha insegnato ad amare la matematica, il linguaggio universale della mente, e la fisica, il linguaggio della materia e delle forze. All’università Federico II di Napoli, facoltà di fisica, il professor Enrico Calloni, prima che a Virgo, l’ha portata alla laurea con una tesi sull’energia del vuoto ed un esperimento, Aladin, per misurla e sfruttare quello che, per un profano, semplicemente non esiste. Ma nell’incredibile mondo della fisica, il vuoto è pieno e sprizza energia.

È anche per questa storia di scoperte che una giovane donna entusiasta e felice, ha deciso che la sua sponda nella vita erano la curiosità, la conoscenza, lo stare insieme, la filosofia e l’amore per le cose belle e buone. La California verrà. Ora è un’altra stagione, anche se il terzo anno di assegno di ricerca all’Infn di Pisa - 1500 euro al mese - è in scadenza ad aprile.

Annalisa, forte anche di una situazione umana ricca e appagante, non solo sa trovare le onde gravitazionali (e per questo è stata convocata al tavolo ufficiale dei pezzi grossi dell’Infn il giorno dell’annuncio del Nobel alla scoperta, l’avete vista esultare). Annalisa ama la bellezza di quello che trova. Non solo scopre le stelle (e Virgo promette di scoprirne tantissime, a breve). Se le sa godere. E ti dimostra che la felicità è una competenza d’acciaio unita ad un cuore di carne ed ha per conseguenza la generosità che viene da tanta abbondanza. Aristotele la chiamava anche meraviglia, porta del sapere. Si è fidanzata con un filoso «praticante», in fisica è figlia d’arte del ricercatore Luigi e la mamma, Rosa Quindici, è laureata in filosofia. Anche questo fa parte del pacchetto (senza dimenticare la sorella Alessandra, 28 anni, dottorato in economia in Germania).

Da sei anni Annalisa si è trasferita a Pisa per vivere dentro la cittadella di Ego che, a Cascina, ospita l’interferometro Virgo nella versione advanced, in grado di intercettare le onde gravitazionali grazie ad una collaborazione internazionale e, soprattutto, alla locomotiva italiana dei gruppi Infn: Virgo è fatta da tre chilometri di bracci cavi dentro i quali corre, da specchio a specchio, un raggio di luce che non deve subire nessuna interferenza tranne quella cosmica delle onde di Einstein. Quando la tela dello spazio-tempo (che nell’incredibile mondo della fisica è una sola, flessibile, cosa) si agita al vento dell’energia dei cataclismi, la luce sobbalza. E sugli schermi appare la curva dell’onda. Come è accaduto nell’estate del 2015 quando è stata rilevata la fusione di due buchi neri, misteriosi corpi celesti visti per la prima volta.

Due ragazzi italiani erano in attesa quella notte su due sponde diverse dell’oceano e della vita. Marco Drago era su quella «younger and faster», quella di LIGO e di Caltech che l’aveva sottratto a Virgo e all’Infn. Gli americani avevano appena riacceso nella versione LIGO advanced (200 milioni il finanziamento statale, la ricerca pura e pubblica è sempre vincente) e Marco era «di guardia». Virgo advanced, invece, partita più tardi, non era ancora pronta a riaccendersi ed Annalisa Allocca aveva lavorato duramente al commissionig della macchina, a tutto quello che serviva per farla essere la più sensibile e la più potente. È andata come è andata. LIGO era lì un minuto prima. Anche se, senza Virgo che aveva condotto tutta la collaborazione verso la frequenza rivelatasi giusta, le onde gravitazionali forse sarebbero ancora da trovare. Marco dette l’annuncio, riservato, a chi di dovere. Annalisa chiamò il suo capo, il cuore in gola, per sentirsi rispondere: «Ok. Ora stiamo calmi».
 


Rimpianti, le chiedi, per aver scelto questa parte dell’oceano? «Sapevo quel che facevo, ho preso tutto il pacchetto». Si era presentata, a suo tempo, al capo dell’epoca dell’esperimento Virgo, Fulvio Ricci (anche lui ricorderete per l’annuncio nel 2016 al mondo: «Abbiamo preso le onde gravitazionali») con due proposte in mano. Una degli americani (per la parte venale 4mila dollari al mese nei quali calcolare costi della vita ed assicurativi alti) e una dell’università di Pisa e del gruppo Infn. Già sapeva quel che gli avrebbe detto. Vai se vuoi, è un’occasione. Ma Virgo ha bisogno di persone come te. «Competenti, appassionate e giovani».
 
 

In genere accettiamo i consigli dei quali siamo già convinti. Ed Annalisa ha scelto la parte che amava di più. «Era prevedibile che gli americani arrivassero prima, non mi ha meravigliato e non mi ha deluso. Avevo messo ogni cosa sulla bilancia». Anche Francesco, la famiglia, la grande macchina che aveva bisogno di lei. Ed un pub di Marigliano, una platea di menti vivaci ad ascoltare le storie dell’incredibile mondo della fisica. E’ la vita, che si dà a chi sa scegliere la parte migliore.
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