Pisciotta, l'ex sindaco ai domiciliari da innocente: 51mila euro di risarcimento

Pisciotta, l'ex sindaco ai domiciliari da innocente: 51mila euro di risarcimento
di Antonietta Nicodemo
Giovedì 12 Ottobre 2017, 20:02
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Ammonta a 51 mila euro la somma che lo Stato dovrà risarcire per ingiusta detenzione all’ex sindaco di Pisciotta Cesare Festa. Questa è la somma stabilita dalla Corte D’Appello dopo la richiesta da parte della difesa dell’indennizzo previsto dalla legge per lo sbaglio commesso.

Si chiude così una vicenda iniziata nel 2009. Festa per undici giorni fu ristretto ai domiciliari e fino al 2015 ha dovuto fare i conti con un lungo procedimento giudiziario per essere prosciolto, nell’ottobre di due anni fa, da circa venti capi d’imputazione. Tra questi: lottizzazione abusiva, concussione, rivelazione di segreto d’ufficio, falsità ideologica, truffa continuata ed aggravata a danno dello Stato ed anche violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Un processo nato da un’inchiesta per una lottizzazione in località Lacco che oltre all’ex sindaco di PIsciotta e già consigliere del Comune di Salerno, che ha portato davanti ai Giudici altri amministratori pubblici, tecnici e undici proprietari dei terreni dove sarebbero dovuti sorgere quaranta villette.

Come Festa anche all’ex consigliere comunale Pietro Veneroso,  finito ai domiciliari per ventuno giorni, gli è stato riconosciuto il diritto all’indennizzo. Una vicenda giudiziaria terminata con l’assoluzione da ogni accusa di tutti gli imputati. In questi giorni la Corte di Appella ha fissato a 51 mila euro il risarcimento danni nei confronti dell’ex primo cittadino cilentano  
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