Da New York a Salerno, il vernissage di Gallotta

Da New York a Salerno, il vernissage di Gallotta
di Barbara Landi
Venerdì 6 Ottobre 2017, 20:45 - Ultimo agg. 21:32
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Da New York a Salerno. Le stanze storiche di Palazzo Fruscione prendono vita, si animano, fino a trasformarsi in un club di Manatthan, mentre le note del sax e del dj set risuonano attraverso le suggestive ambientazioni. Un party esclusivo tra passato e contemporaneo, tra avanguardie artistiche e movimenti culturali emergenti. Dalle pareti bianche esplodono le 60 opere di «Hybrid Theory» la personale dell'artista Marco Gallotta. Un vernissage informale per la mostra dell'artista originario di Battipaglia. Un genio creativo che ha prestato la sua arte a grandi griffe come Chanel,  Vogue,  Nike, Apple. Una multistratificazione di linguaggi. Segni e significati che si sovrappongono in un'ibridazione ossessiva, con la tecnica originale del paper-cutting.

«Tornare a Salerno, nella mia terra é sempre stata un'emozione forte - sottolinea Marco - Ho tanto voluto questa mostra e  finalmente mi è stata proposta. L'ibridazione fa parte del mio percorso, sono sempre alla ricerca di nuove tecniche. Le arti si mescolano, nel paper-cutting si inseriscono disegno, pittura e nuove tecnologie,  sfociando nel design».
 

Le sessanta opere che ripercorrono il percorso artistico di Gallotta più alcune pensate in esclusiva per l'evento salernitano si impongono allo sguardo, fino a catturarlo e a rimenerne conquistati. Da David Bowie ad Obama, o ancora Freddy Mercuri,  passando per la stanza che ripete il suo studio,  con l'ampio tavolo di legno in stile industriale con gli skatch,  ovvero i bozzetti realizzati per la collezione Chanel. Un'icona del made in Italy che ha realizzato il proprio successo all'estero: «Credo che la fuga dei talenti sia qualcosa di reale,  che esiste. Io sono andato via da Salerno giovane,  avevo appena 19 anni. All'epoca ero in fuga, ma non ero ancora un talento. Faccio parte di quella categoria che è andata via per scoprire nuove avventure. In Italia sarebbe stato più difficile riuscire a creare quello che ho realizzato a New York, un palcoscenico importantissimo che offre tante opportunità - insiste - Non credo di tornare a vivere in Italia, anche se ci ritorno spesso, adoro questa terra a livello culturale. Ora il sogno è creare con la mia arte qualcosa che sfoci nel design. Sto lavorando a nuovi progetti che hanno come materia prima il vetro e la carta».

Un'idea dell'innovazione multistrata in vetro e carta pensata dall'artista è posizionata all'interno di una delle piccole edicole che si aprono all'interno di Palazzo Fruscio che, per tutta la durata della mostra, fino al 28 ottobre, ospiterà esibizioni,  talk,  cinema, open class e incontri dedicati alle scuole.

Ospite del vernissage anche l'assessore al Bilancio del comune di Salerno, Roberto De Luca, accompagnato dallo stesso Gallotta  nella visione dell'allestimento che si sviluppa su due piani. «Ospitare un artista internazionale ci permette di dare un respiro importante alla nostra offerta culturale - commenta De Luca - La risposta del pubblico stasera è estremamente positivo e ci incoraggia.  Inoltre non si tratta di un singolo evento,  ma di un'esperienza che ci consente di contaminarci e di mescolare le diverse discipline. Arte, cultura e ibridazione, da cui la nostra offerta turistica non può prescindere. Un turismo che sia attrattivo tutto l'anno,  di alta fascia, per creare opportunità per i nostri giovani».
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