L'impronta digitale si sta imponendo sempre più negli strumenti tecnologici. Già da qualche anno si può usare per sbloccare lo smartphone, anche se i big del settore, come Apple, stanno cercando metodi ancora più sicuri, come il riconoscimento facciale. Anche perché alcuni studi hanno dimostrato che l'impronta può essere facilmente soggetta agli hacker: può essere copiata semplicemente dalle tracce lasciate su uno schermo.
Sthaler sostiene invece che la sua metodologia sia diversa, e più sicura. Decine di studenti stanno già utilizzando il sistema, che vuole arrivare a 10mila iscritti entro novembre. Il riconoscimento tramite impronte è già una realtà in Polonia, Turchia e Giappone, nonché in molti controlli di sicurezza, ma il brevetto di Sthaler promette qualcosa in più, oltre che essere il primo integrato totalmente in un negozio. La società starebbe provando a introdurla anche nelle palestre e nei club di Premier League, per selezionare il pubblico all'ingresso.
L'iscrizione è semplice, «basta un minuto» per attivare l'account, e poi ogni volta che si arriva alla cassa si paga in pochi secondi, da tre a dieci al massimo. «È una tecnologia che rende i pagamenti molto più facili.
I clienti dovranno solo portare se stessi, e questa è la forma di biometrica più sicura del mondo. Non abbiamo riscontrato finora problemi di sicurezza. Lo scanner controlla che tu sia vivo, va alla ricerca dell'emoglobina. È diverso dalla semplice impronta, e molto più sicuro, anche perché i codici binari di identificazione vengono archiviati in forma criptata» - ha detto al Daily Telegraphh Simon Binns, direttore commerciale di Sthaler. Della stessa opinione è Nick Telford-Reed, direttore dell'innovazione tecnologia di Worldpay: «È un sistema che ha molti più vantaggi rispetto alla semplice impronta digitale. Gli utenti vogliono metodi di pagamento semplici e sicuri, e noi glieli stiamo dando».