Rom, l'assessore a Miano
alta tensione con i comitati

Rom, l'assessore a Miano alta tensione con i comitati
di Valerio Esca
Giovedì 14 Settembre 2017, 10:36 - Ultimo agg. 10:46
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Si accende lo scontro tra i cittadini di Napoli Nord, tra chi è più propenso ad accettare il trasferimento dei rom di via Cupa Perillo alla caserma Boscariello e chi invece è pronto a dichiarare «guerra totale». Un incontro pubblico infuocato quello che si è tenuto ieri a Miano, nel bene confiscato Villa Mian in via Signoriello, al quale ha preso parte l'assessore alle politiche sociali Roberta Gaeta, accompagnata dal consigliere comunale Vincenzo Solombrino. L'assessore, al quale va dato il merito di averci messo la faccia, ha provato a spiegare ai cittadini esasperati di Scampia e Miano, 50 circa, le tempistiche della permanenza dei 300 rom e soprattutto il luogo in cui saranno trasferiti, scaduto il termine dei 90 giorni concordato tra ministero della Difesa e Comune di Napoli.
 



«I 300 rimarranno nella Boscariello per 90 giorni, non oltre» ribadisce l'assessore. Dopo Natale stando alla road map stilata in Municipio verranno spostati nella ex centrale del latte, che ricade sempre sul territorio dell'ottava Municipalità. Il confronto pubblico è durato tre ore, durante le quali si sono registrati diversi momenti di tensione tra i partecipanti. Intorno alle 16,30, appena l'assessore ha preso la parola, poco meno di una decina di cittadini ha consegnato a Gaeta un fac-simile come modello per «le dimissioni dell'assessore alle Politiche sociali» se «alla scadenza dei 90 giorni previsti non si provvederà alla liberazione» di quella che dovrebbe un domani diventare la cittadella dello sport dell'area Nord. Una provocazione alla quale sono seguite diverse grida: «I rom metteteveli a casa vostra»; «Non abbiamo fatto mettere le ecoballe, facciamo mettere gli zingari». Questo il clima.
 
 

L'assessore, che ha avuto non pochi problemi a farsi ascoltare in alcuni frangenti, ha assicurato che i «rom saranno sistemati in una parte della caserma, in uno spazio non più grande del 30%, con tende provvisorie e separati dalla restate parte della struttura». Ingresso e uscita saranno lato Scampia. L'associazione «Miano protagonista» e il «Centro commerciale Secondigliano» hanno invitato l'assessore e il sindaco «ad un atto che vada oltre le assicurazioni verbali». Hanno anche chiesto il libero accesso ai cantieri, sia della Boscariello, sia della ex centrale del latte, per «monitorare i lavori in virtù della scadenza trimestrale».

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