Accoltellato in strada nel Sannio, la verità di Azzurro: «Ho rifiutato un incontro col brasiliano»

Accoltellato in strada nel Sannio, la verità di Azzurro: «Ho rifiutato un incontro col brasiliano»
di Maria Tangredi
Giovedì 10 Agosto 2017, 12:22
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«Il brasiliano mi aveva fatto delle avance che ho respinto; quando sono arrivato alla Rotonda dei Pentri, lui mi si è avvicinato in sella alla sua bicicletta». Queste le prime dichiarazioni fatte da Roberto Azzurro ai carabinieri subito dopo l'arrivo in ospedale, quando fu soccorso e portato al Rummo a causa delle numerose coltellate, una alla gola, sferrate nel corso di una colluttazione con l'uomo che era in sua compagnia, Paulo Francisco Da Silva, poi a sua volta bloccato dalla polizia stradale mentre era al volante dell'auto della vittima in direzione di Campobasso. 

L'attore e regista napoletano vittima dell'aggressione, trovato al bivio per Paupisi in canottiera e boxer, nonostante le gravi ferite, era riuscito a farsi comprendere per le primissime dichiarazioni. Poi, interrogato sommariamente la mattina successiva, nonostante fosse ancora in stato di shock, aveva fornito la descrizione fisica del suo aggressore e raccontato che aveva cominciato a colloquiare alla Rotonda dei Pendri con Da Silva, il quale aveva ipotizzato che l'attore cercasse un incontro. 
 
 

Ieri mattina Roberto Azzurro è stato ascoltato, sempre nel reparto di chirurgia d'urgenza dell'ospedale «Rummo», dove è ricoverato, dal pm Francesca Saccone e dai carabinieri del nucleo investigativo con il maggiore Alfredo Zerella.

Durante l'interrogatorio, durato due ore, ha aggiunto nuovi particolari anche sui probabili motivi della lite chiarendo diversi aspetti della vicenda. Azzurro, ancora sofferente, ha raccontato agli inquirenti quanto accaduto la notte di venerdì scorso. Non era particolarmente affaticato avendo superato ormai la fase critica, anzi seppure convalescente per le ferite riportate alla gola, al torace e in altre parti del corpo, è apparso tranquillo.

Stamattina è in programma un vertice in procura tra forze dell'ordine dove si deciderà il da farsi su una vicenda che presenta ancora punti oscuri. Ancora non è stato ritrovato il coltello utilizzato dall'aggressore. 

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