Arrestato il sindaco di Torre del Greco: «Ingerenze per favorire la ditta amica»

Arrestato il sindaco di Torre del Greco: «Ingerenze per favorire la ditta amica»
di Leandro Del Gaudio
Lunedì 7 Agosto 2017, 10:54
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Avrebbe svolto un ruolo di primo piano nell’esautorare la ditta Ego Eco, vincitrice dell’appalto per la gestione dei rifiuti a Torre Del Greco prima di essere bloccata da una serie di rilievi amministrativi. Una ingerenza del sindaco nell’ambito della realtà politica che avrebbe favorito quelli della Fratelli Balsamo, che ha a questo punto spiccato il volo grazie allo scorrimento della graduatoria.

Il primo cittadino di Torre del Greco - scrivono gli inquirenti della Procura di Alessandro Pennasilico - attraverso una serie di iniziative di carattere amministrativo ha determinato la decadenza dell’appalto della Ego Eco srl: finanche in prima persona e notte tempo, il sindaco Borriello avrebbe svolto rigidi controlli sulla aggiudicataria, provocando una serie di penalità per la metà dell’importo dell’appalto.

Una attività di controllo rigorosa sulla quale è logico pensare che il primo cittadino rivendichi la piena correttezza del proprio lavoro nel corso del seguito dell’inchiesta.

Ma non è tutto. Secondo gli inquirenti, quelli della Balsamo avrebbero messo in piedi una serie di artifici contabili per costruire fondi neri, da cui attingere per veicolare tangenti al primo cittadino. Tali somme - si legge nel comunicato stampa - venivano consegnate al sindaco nel corso di incontri mensili e in luoghi appartati, privi di copertura di cellulari, mediante passaggi da un’auto all’altra: ma,  nonostante tanta riservatezza, tali incontri sarebbero stati filmati dalla finanza. Decisivo il lavoro della compagnia della Guardia di Finanza, sotto il coordinamento del procuratore Pennasilico, del suo vice l’aggiunto Pierpaolo Filippelli.

Una vicenda nel corso della quale, il primo cittadino potrà replicare alle accuse a partire dall’interrogatorio di garanzia.

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