Il quotidiano The Hindu ha segnalato che anche il secondo raccolto pre-monsonico è andato perduto e questo azzererà l'offerta del “blend” nella Borsa di Kolkata con una impennata dei prezzi a livello mondiale.
Il Tea Bord ha aggiunto che ad oscurare il panorama ha contribuito anche l'ondata di maltempo e le inondazioni che hanno colpito l'Assam, Stato che produce la metà dei 1.200 milioni di chilogrammi di tè indiano. In giugno la produzione di Assam Tea è caduta del 10,1%. Questa congiuntura è stata colta al volo dal Nepal che ha una forte produzione di tè simile al Darjeeling, sconosciuta però a livello internazionale. A fine luglio il Consiglio nazionale nepalese per lo sviluppo del tè e del caffé ha annunciato la decisione di registrare negli Usa, in Canada ed in Germania il marchio 'Nepal Teà che raccoglierà le varianti “orthodox” e CTC. «Questo non è che l'inizio - ha assicurato Sheshganta Kautam, direttore esecutivo del Consiglio - perché siamo determinati a rafforzarci presto anche in altri Paesi, come il Giappone e la Corea del Sud, dove i nostri tè sono già apprezzati».