Il doppio incarico di Cuomo: sindaco di Portici, ma non perderà la pensione da parlamentare

Il doppio incarico di Cuomo: sindaco di Portici, ma non perderà la pensione da parlamentare
di Fulvio Scarlata
Venerdì 4 Agosto 2017, 10:24
2 Minuti di Lettura
«Rispetto la legge e i regolamenti. Prenderò il vitalizio? Ma il vitalizio non esiste più. In base ai contributi versati da parlamentare avrò una pensione da 900 euro lordi a 65 anni, traguardo lontano perché di anni ne ho 53»: la chiude così, Enzo Cuomo, la polemica sul doppio incarico da senatore e nuovo sindaco di Portici. Eletto a giugno, è stato proclamato primo cittadino il 20 luglio, si è dimesso sabato scorso. Il Senato, intanto, ha chiuso per ferie e riaprirà solo il 12 settembre, e il 15 scatta il periodo minimo per ricevere, in futuro, la pensione.

Non ha avuto neppure il tempo per godersi una netta vittoria elettorale, Enzo Cuomo. Ricandidatosi a sindaco di Portici si era trovato contro un fronte agguerrito tra la sinistra spalleggiata da Luigi de Magistris, i 5Stelle e la destra sbaragliando tutti già l'11 giugno con un secco 65%. Dopo poche settimane, però, era scoppiata la polemica perché il neosindaco non si era dimesso da senatore. L'accusa era di perdere tempo nel prendere possesso della nuova carica per arrivare ad agosto e dimettersi quando il Senato è chiuso per ferie. Poi è una questione di tempi tecnici: Palazzo Madama riapre il 12 settembre e il 15 è la data fatidica per maturare, nel pieno rispetto della legge, la legittima pensione sulla base dei contributi versati. In realtà Cuomo per diventare sindaco ha dovuto aspettare la proclamazione ufficiale da parte della commissione elettorale che dall'11 giugno ha dovuto valutare una serie di ricorsi di varie liste, di maggioranza e di opposizione, che si sono viste sfuggire un posto in consiglio comunale per pochi voti. «Voglio precisare - dice Cuomo, riferendosi ad altri rilievi che gli erano stati mossi - che io il presidente della commissione elettorale non lo ho mai visto se non il giorno della proclamazione a sindaco. Avevo chiesto, anzi, di anticipare la proclamazione che coincideva con il giorno della laurea di mio figlio, ma neanche questo ho ottenuto».

Continua a leggere sul Mattino Digital
© RIPRODUZIONE RISERVATA