Benevento, fiaccolata per Antonio: picchiato e lasciato morire

Benevento, fiaccolata per Antonio: picchiato e lasciato morire
di Claudio Coluzzi
Lunedì 31 Luglio 2017, 08:39
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BENEVENTO - Un giovane, Antonio Parrella, 32 anni, viene picchiato selvaggiamente durante una festa di compleanno a Benevento. Tutti i partecipanti alla cerimonia fuggono e lo lasciano a terra agonizzante, poi muore dopo poche ore dal ricovero in ospedale.

Il grido di allarme lanciato ieri dal Procuratore di Benevento, Aldo Policastro, che invita la «città a non girarsi dall’altra parte» viene raccolto da un gruppo di amici che, anche attraverso i social, ha organizzato una fiaccolata in memoria del ragazzo. Si terrà questo pomeriggio, partirà dal suo quartire nella zona di Santa Maria degli Angeli fino a giungere al bar «Excellent», gestito dal fratello. Quello stesso bar, ora chiuso per lutto, all’esterno del quale in molti hanno lasciato messaggi di saluto, pupazzetti, fotografie in memoria di Antonio. Persone che gli hanno voluto bene e che non accettano una fine così assurda e violenta.

Altre risposte non si registrano. Nessun comunicato o presa di posizione da parte di partiti, singoli politici o associazioni, esponenti della società civile. Ossia da quella «città» a cui il Procuratore aveva fatto appello.
Oggi pomeriggio, presso l’istituto di medicina legale, ci sarà l’autopsia sul corpo di Antonio, affidata al medico legale Stefania Bello, di Foggia. Probabile la presenza di consulenti di fiducia sia dell’indagato, sia delle parti offese: la mamma, i fratelli e le sorelle di Parrella, assistiti dagli avvocati Grazia Luongo e Angelo Leone. Resta intanto in carcere Umberto Sferruzzi, 27 anni, con l’accusa di omicidio nei confronti di Antonio Parrella. Il gip Roberto Melone aveva sabato emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti dopo il decreto di fermo disposto dal pm. Sferruzzi si dichiara estraneo ai fatti e il suo avvocato, Antonio Leone, presenterà oggi istanza di scarcerazione al Tribunale del Riesame.
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