Anthony, dal buio alla laurea: dottore da 110 e lode con un'encefalite. «Mai rinunciare ai sogni»

Anthony, dal buio alla laurea: dottore da 110 e lode con un'encefalite. «Mai rinunciare ai sogni»
di Francesco Gravetti
Sabato 29 Luglio 2017, 12:16
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Nel bar di Palma Campania dove lo incontriamo, Anthony trasmette euforia, felicità: mostra a tutti il documento che certifica la sua laurea, conseguita poche ore prima all'università Parthenope, al termine di una giornata intensa e bellissima. La gente gli fa i complimenti: strette di mano e pacche sulla spalla. Sì, perché Anthony da ieri è un dottore in scienze dell'amministrazione e dell'organizzazione, con una tesi in «Fiducia e statualità. Dalla tecnica alla prassi istituzionale». Laurea triennale da 110 e lode, nonostante la «iperimmunizzazione da antipolio», un danno irreversibile provocato a suo tempo dal vaccino, che lo costringe a vivere una vita complicata, zeppa di ostacoli che abbatterebbero chiunque. Tranne lui. Non può parlare Anthony La Marca, 22 anni il prossimo 6 settembre, ma si fa capire: con i gesti, attraverso il computer, con gli occhi. Ed è così che si è laureato, oltre che con tanti sacrifici e con l'aiuto della famiglia e di una rete di amici e volontari. «Lo sguardo è rimasto lo stesso di quando era piccolo, quando era normodotato», spiega la mamma Anna Lauri. 

Già, c'è stato un tempo in cui Anthony era sano, sanissimo. A 22 mesi i genitori, Anna e Salvatore, notano in lui una regressione motoria e verbale: «Diceva mamma e papà, poi ha cominciato a dire solo mamma, poi nulla più». Inizia così un calvario che dura dieci anni: eziologia sconosciuta, dicevano i medici. Vuol dire che non si riusciva a determinare il fattore che provocava la malattia. «Nessuno sapeva dirci cosa avesse». Infine la diagnosi, nel 2005, scoperta dal dottor Massimo Montinari e confermata dal professor Giulio Tarro, appresa la quale per Anthony è cominciata una seconda vita. Più difficile ma anche più consapevole. Da quel momento in poi, infatti, il ragazzo poteva fare solo una cosa: lottare. «Ha sempre avuto un pensiero fisso in testa: lo studio. I libri per lui sono tutto, li porta sempre con sé», dicono i genitori. Ed Anthony conferma: «Studiare mi piace, voglio continuare l'Università e conseguire la laurea magistrale. Questa è la mia felicità: apprendere, sapere sempre di più», spiega a modo suo. 

Il ragazzo di Palma Campania si diploma a Saviano, in un istituto commerciale a indirizzo informatico: «I miei compagni di scuola mi hanno aiutato tanto, mi proteggevano. Il mio amico più caro, Sabatino, mi è stato sempre vicino ma anche gli altri sono stati sempre affettuosi», spiega ancora il ragazzo. Anthony comunica con il computer e con le domande a risposta multipla: un quesito e una serie di opzioni, poi lui sceglie quella giusta. Dopo le scuole superiori, il sogno più grande: l'Università. I genitori interpellano vari atenei, ma è la Parthenope a pronunciare le parole magiche: «Ci possiamo provare», dirà la funzionaria Sonia Rainone. È quello che Anthony voleva sentirsi dire, l'avventura comincia. L'università napoletana mette a disposizione un servizio di trasporto: un bus preleva il ragazzo a Palma Campania e lo porta fino al Monte di Dio, a Napoli. Altri supporti arrivano dal mondo del volontariato: l'associazione Wellfare che ha sede proprio a Palma Campania, l'associazione Libro Parlato e ancora tante persone che aiutano Anthony nel suo percorso.
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