Il sari bianco e blu di Madre Teresa di Calcutta è un marchio registrato

È l'abito che le Missionarie indossano dal 1950 come simbolo di pace e carità
È l'abito che le Missionarie indossano dal 1950 come simbolo di pace e carità
di Rachele Grandinetti
Martedì 11 Luglio 2017, 13:18 - Ultimo agg. 12 Luglio, 01:45
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Talmente riconoscibile da essere stato registrato come marchio: è il sari bianco e blu che associamo a Madre Teresa di Calcutta e che le Missionarie della Carità hanno scelto di indossare dal 1950. Asianews informa che la veste indiana ha ottenuto il riconoscimento della proprietà intellettuale dalla congregazione fondata dalla Santa: «Trade Marks Registry del governo dell'India ha permesso la registrazione del copyright», ha detto Biswajit Sarkar che ha portato avanti la causa legale iniziata nel 2013. Le Missionarie volevano evitare «la pubblicità e per questo non avevano reso pubblica la notizia. Ma dal momento che si assiste ad un uso improprio e senza scrupoli dell'abito, vogliamo far sapere alle persone che il marchio è registrato», ha aggiunto Sarkar facendosi loro portavoce. L’Ordine, infatti, ha deciso di annunciare che il sari è sotto copyright perché in varie parti del mondo organizzazioni di beneficenza sfoggiano la veste senza autorizzazione.

Ma che significato ha il sari che riconduciamo all'immagine di Madre Teresa? Sul sito dell’Ordine si trova la storia dell’abito: il sari che la Santa indossò per la prima volta nel 1948, e poi riconosciuto a partire dal ’50 come simbolo di pace e carità in tutto il mondo», è di colore bianco per rappresentare la verità ed ha il bordo blu per richiamare gli occhi della Vergine Maria e la purezza. Le tre strisce blu, poi, simboleggiano i voti dell’Ordine: povertà, obbedienza e servizio ai più poveri. Era il 1958 quando le Missionarie aprirono una casa per lebbrosi chiedendo agli ammalati di confezionare i sari per loro con un telaio messo a disposizione: quelle mani diedero inizio ad una vera tradizione. 
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