Musei, il Consiglio di Stato sospende la sentenza del Tar: i direttori tornano in servizio

Musei, il Consiglio di Stato sospende la sentenza del Tar: i direttori tornano in servizio
Giovedì 15 Giugno 2017, 20:57 - Ultimo agg. 17 Giugno, 10:55
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«Il Consiglio di Stato sospende la sentenza del TAR sui direttori dei musei, che da domani tornano in servizio. A ottobre decisione definitiva». Lo annuncia su Twitter il ministro della cultura Dario Franceschini.

La Sesta sezione del Consiglio, con le ordinanze 2471 e 2472, ha fissato per il 26 ottobre l'udienza pubblica per decidere con sentenza le questioni relative alla legittimità delle nomine dei direttori dei musei. Il Consiglio di Stato quindi, «considerata la mancanza di pregiudizio nei confronti dei ricorrenti vittoriosi in primo grado - titolari di incarichi che durante il corso del processo continuano a svolgere - ha deciso, in via cautelare, che i direttori, le cui nomine erano state annullate dalle sentenze del Tar, riprendano a svolgere le loro funzioni in attesa della sentenza, a tutela della loro posizione lavorativa e retributiva».

«Il mondo ha visto cambiare in due anni i musei italiani e ora il Tar Lazio annulla le nomine di 5 direttori. Non ho parole, ed è meglio...». Così aveva detto il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, commentando su Twitter la sentenza del Tar del Lazio che aveva bocciato le nomine di sei dei venti direttori dei supermusei.

 I direttori interessati dalla sentenza del tar sono Peter Assmann del Palazzo Ducale di Mantova, Martina Bagnoli delle Gallerie Estensi di Modena, Paolo Giulierini dei Musei Archeologici Nazionali di Napoli, Carmelo Malacrino di Reggio Calabria, Eva Degl'Innocenti di Taranto.

Era circolato anche il nome di Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Paestum, ma per un vizio di forma il ricorso presentato contro la sua nomina è stato dichiarato inammissibile. Il bando «non poteva ammettere la partecipazione al concorso di cittadini non italiani».

Inoltre lo scarto dei punteggi tra i candidati meritava «una più puntuale e più incisiva manifestazione di giudizio da parte della Commissione» valutatrice e la scelta di svolgere le prove orali a porte chiuse non ha assicurato i «principi di trasparenza e parità di trattamento dei candidati».

Queste le motivazioni per le quali il Tar del Lazio, con due distinte sentenze, ha bocciato la nomina dei direttori dei super- musei italiani. I ricorsi erano stati proposti da Giovanna Paolozzi Maiorca Strozzi e Francesco Sirano, entrambi concorrenti alla procedura, con riferimento alle nomine del direttori del Palazzo Ducale di Mantova, della Galleria Estense di Modena, dei Musei Archeologici Nazionali di Napoli, Reggio Calabria e Taranto, nonché del Parco Archeologico di Paestum.

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