Apple, blackout del servizio News in tutto il mondo per un problema di sicurezza

Apple, blackout del servizio News in tutto il mondo per un problema di sicurezza
di Andrea Andrei
Giovedì 8 Giugno 2017, 20:32 - Ultimo agg. 10 Giugno, 17:55
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Apple News, il servizio di aggregazione di notizie offerto ai clienti iOS, è fuori uso e lo sarà ancora per parecchio tempo. Molti utenti infatti hanno notato che già da oltre due settimane il riquadro nella "vista" Today, che compare con uno "slide" verso destra dalla schermata di blocco di iPhone e iPad, non segnala alcun contenuto disponibile.
 
 

La stessa azienda di Cupertino potrebbe aver bloccato il servizio in tutto il mondo o inibito alcune funzioni per un problema tecnico di sicurezza dell'applicazione. Sarebbe stata scoperta una vulnerabilità nella piattaforma relativo al cosiddetto "jailbreak", il metodo utilizzato per bypassare le barriere anti-pirateria del software di Cupertino e permettere quindi di installare sui dispositivi della Mela dei programmi non autorizzati. Per evitare appunto che utenti non autorizzati potessero compiere compromissioni, l'azienda avrebbe così deciso di sospendere il servizio News in tutto il mondo. Il blocco dovrebbe durare ancora 9-12 giorni, poi tutto tornerà alla normalità senza bisogno di effettuare alcun aggiornamento. Il problema infatti non avrebbe nulla a che fare con l'aggiornamento del software iOS.

Apple News è una piattaforma che seleziona notizie dalle principali testate online nazionali. Per ora è attiva solo in Gran Bretagna, Stati Uniti e Australia, mentre in Italia e negli altri Paesi è disponibile solo in una versione "light", sottoforma di "floating app" nel menu Today dei dispositivi della Mela. Si tratta comunque di una "versione beta", quindi sperimentale. La versione definitiva arriverà con iOS 11, annunciato durante il keynote a San Josè per la conferenza degli sviluppatori Apple.

Per gli hacker, cercare di violare il sistema Apple, che è l'ecosistema chiuso e sicuro per eccellenza, rappresenta una sfida appassionante proprio per la grande difficoltà dell'operazione. Basti pensare al caso scoppiato a inizio 2016 intorno all'iPhone del terrorista di San Bernardino, Syed Rizwan Farook, autore di una strage in un centro di servizi sociali in cui persero la vita 14 persone e altre 17 rimasero ferite. L'Fbi in quel caso chiese all'azienda di sbloccare lo smartphone dell'attentatore, un compito arduo anche per i servizi segreti, e Apple si rifiutò schierandosi in favore del diritto alla privacy degli utenti.
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