Cyberbullismo, Bebe Vio premiata in Campidoglio con la polizia postale

Bebe Vio con la sindaca Raggi
Bebe Vio con la sindaca Raggi
Mercoledì 17 Maggio 2017, 12:39 - Ultimo agg. 14:43
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«I ragazzi non conoscono bene qual è il potere dei Social io ho vissuto entrambi i lati quello bello e quello brutto. Io ho denunciato ma abbiamo anche voluto usare l'ironia perché poi alla fine bisogna riderci e prendere la vita con ottimismo. Per sconfiggere il cyberbullismo bisogna darsi da fare, capire che bisogna chiedere aiuto, che non siamo da soli». Così Bebe Vio, atleta delle Fiamme Oro, all'evento per il contrasto al cyberbullismo in aula Giulio Cesare.

Si è svolta in Campidoglio la cerimonia di premiazione del progetto educativo contro il cyberbullismo “Una vita da social” promosso da Roma Capitale e dalla Polizia di Stato. Durante l'evento, a cui hanno assistito seduti tra il pubblico e sugli scranni numerosi giovani studenti, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha consegnato un riconoscimento all'atleta delle Fiamme Oro Bebe Vio e alla Polizia Postale per l'efficacia della campagna di sensibilizzazione svolta.

«Gli effetti del bullismo e del cyberbullismo sono devastanti, perché infieriscono sulle debolezze delle vittime - ha detto Raggi intervenendo in Aula - Le cronache ogni giorno ci parlano di episodi drammatici di ragazzi e bambini come anche giovani uomini e donne che finiscono in una trappola infernale che condiziona le esistenze fino a spezzarle. Con le tecnologie c'è un effetto ancora più dirompente alla portata di tutti, anche dei più piccoli, dei bimbi delle elementari: tutto viene esposto a milioni di occhi sconosciuti e invisibili che in alcuni casi hanno portato le vittime fino all'atto estremo di togliersi la vita per porre fine alla vergogna».  «Spesso poi il cyberbullo dietro l'anonimato si crea uno schermo e non si sente nemmeno responsabile delle proprie azioni - ha aggiunto - per questo è prezioso il lavoro che ogni giorno svolge la Polizia postale così come il progetto “Vita da social”,  che ha messo in contatto genitori e insegnanti con una presenza forte tramite Facebook che conta milioni di utenti mensili e ha inciso profondamente nelle pieghe della nostra società, tanto da essere selezionato dall'Ue tra le migliori pratiche per ridurre il divario digitale. Dobbiamo tutti essere al fianco delle vittime per far sentire loro la nostra vicinanza».

«I social sono una cosa bellissima ma possono essere positivi o negativi: sono lo strumento migliore per poter dire quello che si pensa e voi potete scegliere se dire una cosa importante o offendere gli altri ma non so quanto vi serva - ha detto Bebe Vio - Ci sarà sempre qualcuno che vi darà contro ma non c'è niente che potrà piacere a tutti, per questo vi dico di darvi da fare e di impegnarvi, perché se una cosa la volete dovete impegnarvi tanto per ottenerla. Di sicuro una cosa che può servire tanto a capire cosa vi piace ma anche a raggiungere i vostri obiettivi è lo sport: a me ha aiutato tanto e ha salvato la vita a tante persone». 

«L'ultima coppa del mondo» di scherma paralimpica «è stata bellissima ed è stato un evento bellissimo ma la vera gara sarà il mondiale a novembre che si farà a Fiumicino. Sarà la gara più importante dopo l'olimpiade, il mondiale merita in più è anche in casa perché la cosa che mi mancava di più a Rio era non avere il tifo italiano. Vincere in casa sarebbe veramente bello» prosegue Bebe Vio

E sui vaccini è chiara. «Io sono pro vaccini ed è veramente importante vaccinare tutti perché la mia è una di quelle malattie che si può sconfiggere e se il 90% della popolazione si vaccinasse potrebbe veramente sparire.

In Inghilterra per un anno hanno vaccinato tutti dagli 0 ai 20 anni ed è sparita una malattia che fa ancora tanti morti e se non fa i morti rende disabili» dice l'atleta.

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