Sant'Egidio del Monte Albino, imprenditore pestato in casa e derubato: 16 anni di carcere per coppia di rapinatori albanesi

Sant'Egidio del Monte Albino, imprenditore pestato in casa e derubato: 16 anni di carcere per coppia di rapinatori albanesi
di Nicola Sorrentino
Domenica 19 Marzo 2017, 18:15
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SANT'EGIDIO DEL MONTE ALBINO - Otto anni ciascuno per i due rapinatori albanesi che nel 2015 irruppero in casa di un uomo di Sant'Egidio del Monte Albino, che finì pestato con ferocia per poi essere derubato di oggetti preziosi e soldi in contanti. La sentenza è stata emessa dal gup Giovanna Pacifico, che dietro una richiesta di condanna complessiva a 28 anni di carcere avanzata dalla procura, ha firmato una sentenza a otto anni di pena ciascuno.

Gli imputati sono Lefter Xheleka e Ardit Jakimi. I due furono arrestati dai carabinieri di Casoria nel 2016, dopo una serie di rapine commesse a cavallo dell'Agro Nocerino e del napoletano. Fondamentale fu, per la loro identificazione, la descrizione fornita dall'uomo rapinato a Sant'Egidio. Non appena rincasò a casa, notò i due stranieri trafugare gioielli e preziosi. Uno dei due gli puntò una pistola al volto, senza riuscire a sparare. Il complice, a quel punto, colpì la vittima con una chiave inglese, procurandogli ferite in testa e in bocca. L'uomo fu trasferito successivamente in ospedale, rimediando anche la rottura di un dente. I due stranieri facevano parte di una banda che, con base nel napoletano, agiva seguendo un modus operandi brutale e feroce.

L'episodio di Sant'Egidio fece scattare la competenza territoriale - in termini d'indagine - per la procura di Nocera Inferiore. La banda agiva in ville isolate, compiendo violenza sulle vittime, quasi sempre minacciate di morte e in alcuni casi, anche pestate a sangue. Almeno otto i componenti di quel gruppo, di cui due - di nazionalità albanese - condannati pochi giorni fa 
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