Caos Pd, scissione a un passo
Bersani a Renzi: «Fermatevi»

Caos Pd, scissione a un passo Bersani a Renzi: «Fermatevi»
di Diodato Pirone
Venerdì 17 Febbraio 2017, 08:23 - Ultimo agg. 11:32
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Roma. Clima sempre più cupo nel Pd. A poche ore dall’assemblea di domenica che convocherà il congresso, la giornata di ieri è stata scandita da una infinita serie di contatti e da riunioni in permanenza dei capicorrente ma senza alcun risultato. Matteo Renzi non ha alcuna intenzione di fissare il congresso oltre la fine di aprile per ottenere con le primarie una nuova investitura popolare. La minoranza non intende partecipare a questo «gioco» anche perché non ha un candidato in grado di raccogliere più voti di Renzi. A maggio poi ci sono le elezioni amministrative e l’attuale segretario vorrebbe andarci con un Pd lanciato da primarie partecipate. La minoranza invece vorrebbe fare il congresso a giugno, dopo le amministrative.

Insomma i calendari dei renziani e degli antirenziani non collidono su nulla. Tanto che ieri mattina un incontro fra Pierluigi Bersani e il vicesegretario Lorenzo Guerini è finito con quest’ultimo che avrebbe constatato la rottura «degli ultimi fili». Infruttuoso anche un vertice fra Dario Franceschini e il governatore della Puglia Michele Emiliano.
Nel pomeriggio Bersani ha lanciato un vero e proprio appello-ultimatum riassunto in un «fermatevi» che è una parola d’ordine veramente indigesta per i renziani. Secondo Bersani il Pd deve avere il tempo per ricostruire le ragioni per stare assieme e, in questo quadro, («dove prima viene il Paese, poi il partito e poi le esigenze dei singoli»), il Pd «deve assicurare al governo Gentiloni l’esistenza fino a fine legislatura senza inseguire le esigenze di uno solo». Una preoccupazione, quella per la governabilità del Paese, che i renziani ribaltano sulla minoranza: «Se davvero fossero preoccupati del destino del governo non lo metterebbero in pericolo minacciando la scissione del principale partito che lo sostiene», è quello che si ascolta nelle fila renziane.

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