Fuori casello in autostrada
10 cucine d'autore da Reggio a Roma

Salvatore Tassa
Salvatore Tassa
di Luciano Pignataro
Domenica 21 Agosto 2016, 18:13 - Ultimo agg. 23 Agosto, 17:59
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Per gli appassionati di gastronomia il Sud ha un grande svantaggio logistico: le distanze. Facendo base Milano, a un massimo di due ore di auto ci sono tutti i ristoranti che contano sopra il Po, Friuli a parte. Da Napoli in due ore al massimo si arriva da Niko Romito al Nord, alla Locanda Severino al Sud e all'Oasis di Vallesaccarda a Est. E tirando le somme, anche abitando a Roma la situazione non è poi tanto migliore fuori città. Per fortuna treni e aerei avvicinano i locali che stanno nelle metropoli. Ma gli altri?

Non resta che affidarsi al viaggio, ben sapendo che la situazione è di gran lunga migliorata negli ultimi anni. Immaginiamo di risalire dalla Sicilia verso Nord, direzione Roma. Non mancano tante belle possibilità, a cominciare proprio dalla Calabria dove la situazione è decisamente migliorata negli ultimi tre anni. Prima due erano i poli, la Locanda di Alia a Castrovillari sul Pollino, e Taverna Kerkira a Bagnara Calabra.

Adesso, senza volersi allontanare più di tanto dall'autostrada, abbiamo altre due possibilità molto interessanti: Qafiz di Nino Rossi (con possibilità anche di fermarsi a dormire) a Santa Cristina di Aspromonte e Luca Abbruzzino, giovane emergente dell'anno per la Guida Ristoranti Espresso diretta da Enzo Vizzari a Catanzaro.

Risalendo l'autostrada la fermata da Alia vale sempre anche se adesso è rimasto solo Gaetano dopo la decisione di Pinuccio di terminare questa esaltante esperienza. Diventa molto interessante, stiamo parlando di oltre cento chilometri a Sud di Salerno, tanto per ricordare le distanze, la fermata a Caggiano alla Locanda Severino di Vitantonio Lombardo, stella Michelin, una cucina scoppiettante e, anche qui, la possibilità di fermarsi a dormire.
Ancora un po' più sopra ed eccoci,a venti minuti dall'uscita di Contursi Terme, alla Locanda Arbustico di Cristian e Tomas Torsiello, altra stella Michelin: una cucina giovanile, pulita ed essenziale.

Saliamo, saliamo ancora, uscita Eboli, qui il Papavero dove cucina Fabio Pesticcio è all'inizio del bellissimo centro storico del paese, cinque minuti di auto dall'autostrada per ritrovarsi in un ambiente confortevole e provare una cucina mai banale.

Poi avete due possibilità: se proseguite in direzione Napoli a Pompei la tappa obbligata è il President di Pompei, ma anche Piazzetta Milù nel cuore di Castellammare, dieci minuti massimo dall'omonima uscita, vale la puntata. Se invece proseguite a Monte del Vesuvio dovete imboccare l'uscita di Nola e proseguire per Pomigliano D'Arco dove raggiungerete Taverna Estia, il locale bistellato dei fratelli Sposito a Brusciano. Una esperienza imperdibile.
Finito? No, perché salendo verso Roma, avete ancora due possibilità per interrompere la monotonia dei duecento chilometri senza una curva a tre corsie. La prima è Caserta Nord dove, a due passi dalla Reggia, c'è Rosanna Marziale delle Colonne. La seconda è ad Anagni, prima di entrare a Roma o di proseguire il vostro viaggio verso il Nord. Ad aspettarvi il funambolico cuciniere di campagna Salvatore Tassa dove si lavora con passione da un paio di mesi con la tecnica della estrazione a freddo che valorizza il sapore della materia prima.

Insomma almeno dieci possibilità lungo oltre 400 chilometri, a cui possiamo aggiungere Antonello Colonna a Labico o, se siete sulla Napoli-Bari, il tradizionale pit stop dell'Oasis di Vallesaccarda (ma anche Unami ad Andria e Bacco a Barletta).
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