Heather Parisi, scontro ad Amici con Biondo. La rabbia della madre: «Chieda scusa a mio figlio»

Amici, la mamma di Biondo contro Heather Parisi: «Chieda scusa a mio figlio»
Amici, la mamma di Biondo contro Heather Parisi: «Chieda scusa a mio figlio»
di Simone Pierini
Domenica 22 Aprile 2018, 19:13 - Ultimo agg. 23 Aprile, 12:17
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Lo sfogo della mamma. «Innanzi tutto le esprimo piena solidarietà riguardo la disgustosa aggressione verbale ricevuta da sua figlia. Sono rimasta, però, basita quando ho assistito al linciaggio mediatico a cui lei ha sottoposto mio figlio Simone, in arte Biondo, durante la trasmissione di Amici 17 di sabato 21 aprile. Sì, sono rimasta sconcertata quando ho visto che ha adottato con mio figlio lo stesso metodo cruento da lei stigmatizzato quando a subirlo è stata sua figlia».

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A scriverlo, in una lettera aperta a Heather Parisi, è Maria Assunta Pizzoli, madre di Simone Baldasseroni, in arte Biondo, concorrente del talent Amici di Maria De Filippi, criticato nella puntata di ieri dalla showgirl, che fa parte dei giudici, per aver, tra l'altro, usato l'autotune (uno strumento elettronico per modificare la propria voce) per cantare Deja-Vu.

«Tu ti rendi conto che in questa gara di canto stai barando - ha detto Heather Parisi -, stai imbrogliando, tu non canti, stai ammettendo di non saper cantare usando una macchinetta che ti rende intonato. Tu mi hai anche chiamata hater, hater vuol dire odiare/odiosa. Tu hai una responsabilità con tutti i ragazzini in Italia. Io voglio libertà di parole, mia figlia è stata minacciata di essere picchiata a sangue dai tuoi fan, perché lei ha espresso a me che non gli piacevi perché non sai cantare».
 


«L'aspetto più deplorevole nel suo comportamento - replica la madre di Biondo nella lettera - è che lei abbia approfittato della posizione privilegiata di donna di spettacolo, nonché giudice della trasmissione, per esercitare in modo crudele e immotivato quell'attacco ad un ragazzo di 19 anni. Benché lei non abbia dimostrato che l'aggressione nei confronti di sua figlia abbia avuto in Simone l'esecutore materiale o il mandante morale, lo ha rimproverato aspramente come se ne fosse responsabile, senza consentirgli una replica. Associando così, di fatto, l'immagine di mio figlio ad un reato di cyberbullismo. Attenzione, non si parla di gossip, stonature, uso di Autotune, o altro, ma di reato. E la cosa è molto grave».
 


«Mi aspetto - conclude Maria Assunta Pizzoli - che prevalga in lei il sentimento di madre che la porti ad attuare un concreto gesto di riconciliazione nei confronti di Simone, con il quale tengo a ricordarle io non ho possibilità di contatti da quasi un mese».

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